Benvenuti miei carissimi lettori e lettrici di Dreaming of Art,
questa settimana vorrei riflettere sull’attuale panorama artistico italiano.
Molti di voi non saranno esperti in materia artistica e neppure immagineranno quante persone sono coinvolte nel lavoro di un singolo artista.
Un tempo esistevano meno intermediari in questo settore e ciò che è sicuro è che esisteva una committenza, papato, nobili e impero che usavano l’Arte e gli artisti per esprimere al mondo la loro potenza, ed i cantieri artistici abbondavano.
Oggi, l’Arte è veicolata e filtrata da meccanismi ben più ambigui, dove i contatti e le conoscenze, sottolineano la “prostituzione” che è alla base di ogni meccanismo nel nostro Paese.
Un paese, l’Italia, che potrebbe vivere di bellezza e turismo, centro di un antico impero, di cui ,quasi neppure più si impara a scuola, un Paese che “rigetta” la sua unicità artistica, arrivando a “coprire” le splendide opere dei Musei Capitolini, quasi la loro bellezza e nudità potesse arrecare offesa.
“L’arte è una menzogna che ci consente di riconoscere la verità.” Proferiva Pablo Picasso.
Attraverso l’Arte si esprime l’indignazione di un popolo; mancano le parole di fronte ad avvenimenti politi e sociali di tale portata, perché quello italiano è un popolo che tanto urla quanto incassa e tace, un popolo che ha dimenticato di avere una Costituzione che così, in parte, recita :” L' Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo”; si fa tristemente guidare da un governo che neppure ha eletto.
Pur pensando che questi siano comunque espedienti mediatici per distrarre la nostra attenzione da eventi politici più importanti, l’Arte, tace e inorridisce, spenta anch’essa all’ombra di figure che la guidano, fatta schiava di “contatti” “amicizie” “ingiustizie” di un popolo di ignoranti.
Dietro la figura dell’artista, si muovono flotte di personaggi, spesso ambigui, che detengono le redini dell’arte moderna e contemporanea, impedendo al pubblico la vera e libera esperienza di essa; è solo una cerchia di eletti a beneficiare della conoscenza della cultura artistica, filtrata da chi “decide” , al di sopra delle parti, veicolando il mercato artistico.
Avete mai sentito parlare di Art Advisor?
Questa figura, nascosta, sconosciuta, lavora dietro le quinte dell’Arte , è colui che indirizza i propri clienti collezionisti all’acquisto di un’opera di un artista piuttosto che di un altro, scelta personale, di “simpatia” oltre che di mercato.
Non siamo neppure più in grado di decidere da soli cosa acquistare o collezionare, abbiamo bisogno di qualcuno che scelga per noi, in ogni cosa, anche nell’Arte!
“Si usano gli specchi per guardarsi il viso, e si usa l’arte per guardarsi l’anima.” Diceva George Bernard Shaw
In questo mondo a ben guardare tutto appare pilotato, la libertà non più neppure un lusso, semplicemente non esiste.
Mossa da meccanismi “esterni” l’Arte muore, si sveste del suo senso etico e profondo di elevazione e ci troviamo, da spettatori, di fronte ad opere prive di vero valore artistico.
Esiste una grande confusione nell’Arte italiana contemporanea e non solo, in senso ampio, da una parte esistono e persistono l’arte figurativa, le istallazioni e l’arte concettuale, che mostrano una solida ricerca progettuale e ricercatezza, creando spazi visivi meravigliosi, di introspezione e fascino, dall’altra “orrori” definiti opere d’arte.
Sono convinta che il silenzio, e la “corruzione artistica” che sostiene opere di scarsa valenza culturale ed umana, ci porterà al disastro.
Sotheby's e Christie's, le eminenti case d’asta, in Italia e nel mondo, detengono il potere supremo, aste vere, finte, presunte, che usano mezzi leciti o meno per “rialzare” i prezzi delle opere in mercato.
Le stesse “figure commerciali” dell’Arte rappresentano il “cancro” di un sistema che ha dimenticato il valore dell’Arte stessa, figure che di sicuro non rendono un artista un vero artista.
Difficile, distinguere il bravo artista, in mezzo a questo caos di espressioni umane, ancora più difficile per gli spazi, i curatori e i critici estrapolare, senza inganni il vero messaggio artistico della nostra società.
Esistono sicuramente, curatori, galleristi, associazioni, spazi che coinvolgono ancora l’Arte in maniera “pulita ma ,purtroppo, davanti all’opera d’arte, lo spettatore deve avere coscienza che essa è frutto di una “scelta” che non sempre persegue fini esclusivamente artistici.
“Un bravo artista è destinato ad essere infelice nella vita: ogni volta che ha fame e apre il suo sacco, vi trova dentro solo perle.” Hermann Hesse
Vi aspetto a giovedì prossimo con una nuova emozione di Dreaming of Art.