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La Memoria fa parte di noi

l’Arte è un patrimonio al servizio del ricordo.

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Benvenuti miei carissimi lettori e lettrici di Dreaming of Art,

questa settimana il nostro viaggio sarà breve, ma intenso, perché per ricordare non occorre avere un giorno stabilito, la memoria è sempre, è un filo che corre con la nostra esistenza, fa parte di noi, rappresenta le “radici” senza le quali non troveremmo il giusto significato umano.

A Berlino circondata da Storia ed Arte, che così tanto si stringono in una relazione quasi fisica, non posso che salutarvi, con poche parole e frasi tratte da un libro che moltissimi di voi sicuramente hanno letto ed amato, tra le cui pagine hanno pianto ed inorridito, ma tra le cui righe non muore mai la speranza.

Perché l’Arte è anche un patrimonio al servizio del ricordo, attraversandola, respirandola,  tra le strade di questa straordinaria città, faccio fatica a pensare a tutto ciò che tra queste strade è accaduto, ma tra un silenzioso monumento e l’atro, inattese,  anche le mie  lacrime scendono a lavare le macchie di tanti orrori sepolti.

“C’è negli uomini un impulso alla distruzione, alla strage, all’assassinio, alla furia, e fino a quando tutta l’umanità, senza eccezioni, non avrà subíto una grande metamorfosi, la guerra imperverserà: tutto ciò che è stato ricostruito o coltivato sarà distrutto e rovinato di nuovo; e si dovrà ricominciare da capo.”

“Coloro che hanno una religione possono ritenersi felici, perché non a tutti è dato credere a cose sopraterrene. Non è neppure necessario credere alla punizione dopo la morte; il purgatorio, l’inferno e il paradiso sono cose che molti possono non ammettere; però una religione, non importa quale essa sia, mette l’uomo sulla buona strada. Non si tratta di temere Iddio, ma di tener alto il proprio onore e la propria coscienza. Quanto sarebbero buoni gli uomini, se ogni sera prima di addormentarsi rievocassero gli avvenimenti della giornata e riflettessero a ciò che v’è stato di buono e di cattivo nella loro condotta! Involontariamente cercheresti allora ogni giorno di correggerti, ed è probabile che dopo qualche tempo avresti ottenuto un risultato.”

È davvero meraviglioso che io non abbia lasciato perdere tutti i miei ideali perché sembrano assurdi e impossibili da realizzare. Eppure me li tengo stretti perché, malgrado tutto, credo ancora che la gente sia veramente buona di cuore. Mi è impossibile costruire tutto sulla base della morte, della miseria, della confusione. Vedo il mondo mutarsi lentamente in un deserto, odo sempre più forte l’avvicinarsi del rombo che ci ucciderà, partecipo al dolore di migliaia di uomini, eppure quando guardo il cielo, penso che tutto si volgerà nuovamente al bene, che anche questa spietata durezza cesserà, che ritorneranno la pace e la serenità.”

Il diario di Anna Frank

Vi aspetto a giovedì prossimo con una nuova emozione di Dreaming of Art .

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