Benvenuti miei cari lettori di Dreaming of Art,
questa settimana vi trasporterò in un viaggio personale ed artistico molto particolare,
un viaggio verso i luoghi dell’infanzia, un viaggio che metaforicamente vuol essere quello che ognuno di noi compie in se stesso, allo specchio del vero “io”.
Fin da bambina mi sono sentita “fuori luogo, fuori posto”, una sensazione che non ti permette mai davvero di sentirti parte di qualcosa e ti spinge all’inquietudine, alla continua ricerca di ciò che non sai o non capisci.
Non ho mai avuto molti amici e non ho mai imparato davvero ad averne, per me gli altri erano e sono rimasti un mondo da scoprire, con cautela, ma senza particolare interesse.
Ero una bimba sola, e sono rimasta una donna sola, volutamente o inconsciamente ho sempre scelto la solitudine, quell’atmosfera dove tutto mi appartiene e io mi sento viva.
Con gli anni e solo con il tempo, ho compreso cosa volesse dire davvero essere Artista, non lo si sceglie, non lo si diventa, così ci si nasce e non esiste cura a questa malattia che ti rende così sensibilmente debole e allo stesso tempo così potente.
Ho imparato con sofferenza profonda a convivere con questa ambiziosa condanna, ascoltando solo il sogno, perché dal sogno provengo, come tutti noi.
Ho viaggiato, cambiato case e luoghi, nel tempo della mia storia, ma è sempre esistito un unico posto che ho definito “Casa”.
I miei nonni materni avevano un tempo una grande proprietà terriera a sud, a Nocera inferiore, quello era l’unico posto al mondo in cui potevo sentire l’odore di casa.
Lì, in mezzo alla terra arsa dal sole estivo, al profumo di pomodori, di limoni, di pesche succose, di tabacco, in mezzo ai suoni della natura io sentivo di essere a casa.
Comprendi il valore inestimabile delle tue radici, solo quando compi il viaggio più incredibile quello dentro te stesso, la memoria è la vera testimonianza di ciò che siamo davvero, l’essenza del nostro vivere.
Ricordo con estrema precisione ogni sensazione legata a quelle terre a quei luoghi, in un certo senso primitivi e liberi, emozioni che non ho mai ritrovato.
Il palazzo di mio nonno era qualcosa di meraviglioso, ancora di più agli occhi di una bambina, scale immense dalle ringhiere marmoree, palme altissime che lo cingevano in ogni lato tanto da farlo notare fin da lontano, dietro di esso una grande montagna chiudeva questa nicchia architettonica spettacolare.
In mezzo a quei colorati silenzi dell’estate si perdevano i miei giorni migliori, a contatto profondo con la mia anima ancora fanciulla e pura, racchiusa nella magica pace del tempo.
Oggi, donna, il destino, attraverso un disegno inatteso mi richiama a quella terra, torno non più solo fanciulla ma da artista, quasi come se un cerchio debba chiudersi.
L’incontro inatteso con il Dott. Pierfrancesco Bove, anch’egli nativo della stessa terra, fa nascere , immediatamente, l’idea di un evento che ci vede uniti a celebrare, in un certo senso, questa emozione forte che sentiamo per le nostre radici comuni.
Il 25 Novembre, infatti, Nocera Inferiore, il paese che mi ha dato tanto, senza neppure esserne cosciente, ospiterà me e le mie opere all’interno del nuovo studio del Dott. Pierfrancesco Bove.
Mescolare insieme fascino dell’arte e la bellezza è senza dubbio uno scopo, un motivo che tanto appassiona la ricerca nel lavoro di entrambi , se pur in termini diversi ma sempre alla ricerca di armonia.
Nocera Inferiore si farà cornice di questa emotività creativa, ospitando alcune mie opere che sono state esposte anche in America e in Europa dal 2012 ad oggi.
Quello che provo non so descriverlo, le parole non sempre riescono ad esprimere ciò che è nel cuore, molti di voi capiranno, altri forse un po’ meno ad altri per nulla, ma sono certa che per ognuno arriva il tempo di trovarsi di fronte alla propria anima.
Se l’anima ha vita propria essa segue un flusso, spesso indicandoci vie inconsuete, ma straordinarie, per ricordarci chi siamo e da dove veniamo.
L’evento dal titolo MAKE OVER così giocato sul termine inglese, quasi a far pensare ai giochi virtuali, in realtà richiama volutamente il verbo “rifare” ma senza mai perdere, soprattutto in arte la vastità di domande psicologiche a cui apre la parola stessa.
Quindi tra Arte e Bellezza in collaborazione ed ospite del Chirurgo Plastico Dott. Pierfrancesco Bove,
ore 18.00 C.so Vittorio Emanuele 90, Nocera Inferiore.
Un evento emozionale e dinamico, un passo per imparare e riflettere … Make Over.
Vi aspetto alla prossima emozione di Dreaming of Art .