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Il Parco della Media Valle Lambro

Oasi sestesi, dove rinfrescarsi quando il caldo non darà tregua.

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Continuiamo questa settimana la nostra passeggiata virtuale tra le oasi verdi del sestese.  Questa volta ci occuperemo del Parco Media Valle Lambro.

Il Parco della Media Valle del Lambro si estende per circa 300 ettari lungo il corso del fiume Lambro, tra i comuni di Brugherio, Cologno Monzese e Sesto San Giovanni. Costituisce una formidabile cerniera di un sistema verde di scala metropolitana: a nord si collega, attraverso i terreni della Cascinazza, con il centro di Monza e poi con il Parco della Villa Reale; a sud confina con il parco del nuovo quartiere di via Adriano, e si collega, attraverso il Canale Martesana, con il centro di Milano; a ovest, attraverso il parco previsto sulle aree Falck, arriverà a poche centinaia di metri dal Parco Nord; ad est, sempre attraverso la Martesana, si collegherà al Parco Est, Cave recentemente riconosciuto.

Rappresenta quindi la connessione verde di un sistema articolato, formato dai centri di Milano, Monza, Sesto San Giovanni, Brugherio e Cologno Monzese e dal sistema dei parchi del Nord Milano. Questo sistema di parchi, comprendendo anche il Parco di Monza, ha una superficie territoriale di grande rilievo: complessivamente, circa 3500 ettari.

Nel 1992 i comuni di Sesto San Giovanni, Brugherio e Cologno Monzese individuano nella breve porzione dell'asta del Lambro che li accomuna l'area per un parco sovracomunale: è una porzione di territorio fortemente compromessa dal punto di vista ambientale e marginale rispetto alle planimetrie comunali; a Sesto, in particolare, ricomprende parte della dismessa area delle acciaierie Falck, quella delle "collinette", i mucchi dei depositi delle scorie d'alto forno accumulati in cave dismesse su un'area di sessanta ettari. Il parco verrà formalmente riconosciuto nel 2002 dopo che il comune di Sesto avrà adottato gli strumenti urbanistici per il riutilizzo dell'area Falck e istituito ufficialmente nel 2006.

Fauna
La fauna è quella tipica dei territori con contiguità urbana,con uccelli che possiamo incontrare anche nei parchi cittadini e piccoli roditori, con però qualche piacevole e a volte sorprendente aggiunta nei boschetti e nelle zone umide: l'avifauna è più ricca, con la presenza tra l'altro di usignoli e pettirossi, ballerine bianche e, stagionalmente, di altri piccoli migratori; segnalata la presenza dell'airona cinerino e di coppie di germani reali e gallinelle d'acqua nidificanti; tra i rapaci è presente il gheppio. Tra i mammiferi, oltre a varie specie di topi, il riccio e la donnola. Tra i rettili le comuni lucertole e i ramarri oltre a un innocuo serpente, il biacco di proporzioni ragguardevoli per i nostri ambienti: lungo dai 120 ai 130 cm, può raggiungere anche i due metri.

Flora
La flora originaria locale d'alto fusto era caratterizzata soprattutto dal carpino bianco e dalla quercia, ma è stata drasticamente ridotta da presenze estranee imposte dall'uomo prima per ragioni economiche o di convenienza, poi per trscuratezza. Nei pressi del fontanile San Cristoforo esiste un bosco di robinie chiaramente voluto e coltivato per la qualità del legname che se ne ricavava, mentre sono presenti un po' ovunque esemplari spontanei e infestanti. Più recente l'invasione dell'ailanto, un'inarrestabile pianta di origine asiatica, che si diffonde per polloni e che risulta di assai difficile controllo. Naturalmente, tutte le nuove piantumazioni e messe a dimora hanno favorito le specie autoctone, in particolare nell'area della "collinette". Anche per quanto riguarda la vegetazione a terra (arbusti ed erbe) si può parlare di una oramai antica commistione tra specie locali e alloctone.

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