Un ottimo ascolto per un ottimo film.

Il dato Auditel di ieri sera per la prima visione in chiaro su Canale 5 de “La grande bellezza” è una lieta sorpresa: 8861000 telespettatori.

Dati da Festival di Sanremo, da importanti partite di calcio ed è innegabile che non può che far piacere sapere che molti italiani abbiano visto, forse anche per pura curiosità, la pellicola italiana, che ha da poco trionfato alla notte degli Oscar come miglior film straniero.

Successo televisivo tra l’altro sulla rete, che ha visto il giorno prima il ritorno del Grande Fratello… o meglio della “Grande Bruttezza”.

Il film di Paolo Sorrentino non è certamente un film televisivo e adatto a un vasto pubblico, ma per una volta la qualità e il fascino del vero cinema italiano (con la c maiuscola) ha trionfato, anche se non sarà piaciuto a tutti.

Non è per mettere in risalto facili moralismi, ma l’Oscar conquistato da “La grande bellezza” deve essere un motivo d’orgoglio per tutti noi italiani, ben vengano queste pellicole girate interpretate magistralmente, che ci fanno scoprire o riscoprire i veri valori del cinema.

L’ultima opera del regista napoletano è complessa e di non facile lettura alla prima visione, ma è indubbia la potenza visiva del film e dei temi e degli aspetti variegati che emergono sull’affascinante e splendido sfondo delle bellezze della capitale.

Sorrentino racconta il film a suo modo con silenzi, zoomate in avanti, inquadrature oniriche e accostamenti di immagini simboliche e metaforiche.

E’ il protagonista Jep Gambardella, ottimamente interpretato da Toni Servillo, che ci mostra una Roma dai mille volti: mondana e frivola, annoiata, spirituale, sacra e profana…

Ognuno ha una sua opinione sul film e solo il fatto che comunque ci ha fatto riflettere per una sera o una notte è un aspetto molto positivo… sempre se non vogliamo accontentarci per sempre dei successi da capogiro del seppur bravo Checco Zalone…