I libri in uscita a fine anno. Finalmente, insieme a questo ultimo mese, sta per avvicinarsi il periodo delle feste natalizie. Musiche, dolci, caminetto, plaid, cioccolate calde a gogò per godere di ottime letture. Inoltre, è anche il momento da dedicare ai regali, alle dediche dolci da
fare a chi amiamo. E come poterlo fare, se non con un buon libro? Per questa ultima settimana del mese, ho scelto per voi, quattro fra tanti, migliori libri da leggere a fine anno!
Titolo: Ultimo stadio. Autore: Francesco Negri. Edito da : Transeuropa.
Trama: Ambientato in una Milano livida e contemporanea, "Ultimo stadio" si apre con una serie d'attentati che scuotono la città e segnano la nascita di un nuovo terrorismo: senza alcuna rivendicazione né apparente logica grattacieli e chiostri universitari esplodono, Giorgio Armani ricompare dopo un lungo sequestro incatenato a un cartello che minaccia «ognuno può svanire», al papa è promessa la morte se non canterà brani punk durante la messa di Pasqua, quaranta bambini tornano dall'asilo con svastiche tatuate sul corpo, controllori ATM vengono giustiziati a colpi di Liberator. E mentre l'intero paese subisce il contagio di una violenza assurda e situazionista, gli autori rimangono nell'ombra. Sono tre ventenni di periferia - cresciuti assieme fra le strade della Zona 6, i licei del centro e le gradinate di quella stessa Curva raccontata ne I Furiosi. Ma se le BR e i personaggi di Balestrini «volevano tutto», oggi a deflagrare tra proiettili e molotov è una negazione altrettanto assoluta. Dai lockdowns dentro le case ALER alle feste negli attici di Manhattan, da nemici pubblici a star internazionali: la loro parabola attraversa un mondo al collasso in cui i palinsesti televisivi hanno rimpiazzato la coscienza e la verità non è altro che un'immagine sui socials. Con una lingua interpolata e brutale - figlia della CCRU quanto del rap - "Ultimo stadio" seziona gli aspetti più vacui e autodistruttivi di una generazione. In uscita dal 14 dicembre.
Titolo: Rovesciare lo sguardo. I tarocchi di Emilio Villa. Autori: Emilio Villa,Aldo Tagliaferri. Editore: Argolibri .
Trama: Questo volume offre una selezione di testi poetici inediti di Emilio Villa stilati negli anni Ottanta e ispirati allo stratificato sistema simbolico dei tarocchi. Il materiale d'archivio nel suo insieme si compone di un taccuino contenente le regole del "gioco" e di circa due centinaia di carte di natura eterogenea, poesie in stadio più o meno definitivo, bozze e annotazioni in un pastiche linguistico di francese e italiano, con minori innesti latini, greci e di lingue semitiche. La lettura di quest'opera, qui presentata e commentata per la prima volta, fa luce sullo scrittoio sempre mobile di Villa, il suo modus operandi e l'abitudine di lasciare un finale aperto a nuove possibili espansioni. Il poeta muove infatti dai 'convenzionali' Tarocchi di Marsiglia, per svilupparli poi in nuove serie di arcani (Tarots Cites, Tarots Labyrinthes ...), in una consapevole dialettica tra leggibile e illeggibile che rivitalizza le provocazioni delle neoavanguardie, plasmando nuovamente la semantica poetica. Sono una costante i valori ipnotici dei versi e la lingua mitico-oracolare che insieme guidano il giocatore-lettore a formule rituali, in un contesto di gusto squisitamente gnostico e quindi altalenante tra opposti, alto e basso, origine e fine, della poesia e del mondo. Leggere i Tarocchi equivale a uno scavo nel visuale, a labirinti che si moltiplicano per penetrare l'oscurità della mente-cosmo in attesa della luce e dei suoi abbagli. In uscita dal 10 dicembre.
Titolo: Let them talk. Ogni canzone è una storia. Autore: Cesare Cremonini. Editore: Mondadori.
Trama: Cesare Cremonini è stato, fino a questo libro, uno dei misteri meglio custoditi della musica italiana. Di lui conoscevamo soprattutto le canzoni, l'ironia e la riservatezza. Perciò Let them talk. Ogni canzone è una storia, è un piccolo miracolo, almeno per il suo (enorme) pubblico. In queste pagine finalmente "si espone", ma lo fa svelandosi con estro inafferrabile, come nel suo stile. Disseminando la scrittura di indizi, di tessere che a poco a poco compongono il mosaico della sua personalità. Sì, perché il fascino di Cremonini sta anche nelle sue contraddizioni, un bambino introverso fino alle lacrime ma allo stesso tempo accentratore, esibizionista, già votato allo spettacolo: «Inventavo e collezionavo personalità diverse da offrire all'unico pubblico disponibile durante tutta la mia infanzia: la mia famiglia». Una famiglia indifferente alla musica e un piccolo pianista che cresceva ossessionato dalle note fino alla ribellione, al travestimento, alla fuga e al successo improvviso, travolgente. Uno che incontra Leopardi sui colli bolognesi. Che canta l'amore ma dall'amore è sempre fuggito. Infine un uomo che a quarant'anni è una star e mentre ti parla sorride, ma nasconde più di un lato oscuro. E in questo libro li rivela, non per soddisfare la nostra morbosità ma perché è da queste ambivalenze, dal buio dove vivono i suoi demoni contrapposto alla solarità del suo continuo
omaggio alla vita, che sono nate le sue canzoni. «Ero felice, è vero. Ma a volte non si ha altra scelta.» Le canzoni, filo conduttore (ma solo apparente) di Let them talk, stavolta parlano loro eccome! Ognuna è la chiave di un mondo, uno scrigno che Cremonini ci apre per farci attraversare le porte di quel mondo, il suo. Fatto di un'attrazione totale verso il lato poetico della vita, di curiosità verso l'ignoto, di grandi perdite e di sogni ritrovati, di libri letti e immaginati, di film visti e interiorizzati, per spiegarci che l'arte è una sola e ci ricorda chi siamo. Il tutto sullo sfondo vivido dei famosi colli bolognesi. Ma non solo, anche delle strade segrete di un'Emilia Romagna divertente, sexy, generosa di forme e tollerante nell'animo. Fertile vivaio di grandi talenti e campioni. Che sapesse scrivere, Cremonini, l'avevamo capito già dalle sue canzoni. Ma qui il cantautore si conferma scrittore. Buon divertimento. In questo libro Cesare Cremonini ci porta al di là delle porte del suo mondo. Un mondo fatto di un'attrazione totale verso il lato poetico della vita, di curiosità verso l'ignoto, di grandi perdite e di sogni ritrovati, di libri letti e immaginati, di film visti e interiorizzati, per spiegarci che l'arte è una sola e ci ricorda chi siamo. In uscita dal 1 dicembre.
Titolo: Il maiale e lo sciamano. Autore. Roberto Barbolini. Editore: La nave di Teseo .
Trama: Con il suo caratteristico stile ironico e surreale, ricco di riferimenti colti e soluzioni linguistiche originali, Roberto Barbolini torna con una nuova raccolta di racconti che esplorano il tragicomico intreccio fra le "basse voglie" del corpo e il richiamo insopprimibile del sacro nell'epoca della sua impossibilità. In un kamasutra narrativo scandito per quadri onirici, da un'ambientazione vicina nello spazio e nel tempo (l'Emilia contemporanea fra il Po e l'Appennino), lo scenario s'allarga al Far West e ritorno. Il lettore si troverà a ballare con san Giuseppe e in collegio con Vasco Rossi, a volare con Buddha e a incrociare Buffalo Bill con i butteri maremmani, Jack London con Felix Pedro che scoprì l'oro in Alaska. Per approdare infine con l'autore, tra uno sberleffo e un affondo, a uno sguardo inatteso sul nostro presente. In uscita dal 3 dicembre.
Vorrei augurare a tutti voi cari lettrici e lettori un sereno natale e un futuro anno anno 2021 che sia felice e pieno di grandi soddisfazioni e
che tutti i vostri sogni si realizzino al meglio. Buone feste.
*Aggiungo che la nuova “voce” che firmerà gli articoli per la rubrica del libro dal 2021 non sarò, haimè, più io ma una nuova entità. Lascio in mani esperte e migliori un compito così importante quanto lo è stato per me in questi due anni quasi. Ho progetti che non posso più rimandare, una vita privata in sospeso che sta per avere riscontri meravigliosamente positivi, una trilogia da finire e consegnare al mio editore, una scadenza che non posso più ignorare, (sono scrittrice e autrice a tutti gli effetti). E una proposta di matrimonio a cui devo ancora rispondere, quindi per l'ultima volta firmerò con il mio pseudonino Angel Green eyes. A. Grazie a tutti.
La redazione di Sesto Daily News ringrazia Angel Green eyes. A per tutto l'apporto dato in questi anni, i tanti libri recensiti e consigliati e gli spunti editoriali interessanti. Auguriamo ad Angel Green eyes. A il meglio per la sua vita privata e per la sua vita professionale; incrociamo le dita e, seppur distanti, ti siamo vicini perchè meriti di raggiungere tutti i traguardi che ti sei prefissata. In bocca al lupo!