BIOGRAFIA
Maria Angela Casano, nata a Enna il 27 agosto 1975, si è diplomata in Lingue al Liceo Linguistico “Abramo Lincoln” di Enna; Ha collaborato tra l’altro con “Il Reporter Raccontare oltre confine”, il miglior blog italiano viaggi, per il quale ha scritto diversi articoli su temi legati ai libri e, più in generale alla cultura. In questa pubblicazione, in qualità di coautrice, contribuisce a descrivere avvenimenti storicamente e socialmente contestualizzati ravvisando, in ognuno di essi, un disegno che trascende a volte l’umana comprensione e che in ogni caso va approfondito, analizzato e studiato nel difficile tentativo di risalire alla “causa prima”.
Angelo Cacciato, nato a Enna il 31 marzo 1947, conseguita la Maturità Classica (1971), completa gli studi umanistici, filosofici, musicali e teologici nelle Scuole Episcopali di Piazza Armerina e di Palermo; Nel 1982 su testi di Gianni Maritati, giornalista di Rai1, compone e dirige un Musical su S. Agostino. Dal 1994 al 1996 per Nova Radio Roma realizza e conduce servizi radiofonici sulle Forme musicali. Il 16 giugno 2001 alla Radio Vaticana presenta in diretta la sua pubblicazione sul Beato Felice da Nicosia. Dal 2002 al 2005 all’Università di Roma la Sapienza, facoltà di Lettere e Filosofia, insegna Musica, Teatro e Moda.
PRESENTAZIONE
CARO LETTORE,
il racconto narra la storia di Pierantonio, giovane quattordicenne della Sicilia, a cui la vita cambia inesorabilmente. Ebbe inizio tutto con un sogno (incubo) in cui gli apparve un’anziana donna che imprecava maledizioni. La stessa donna gli si materializzò davanti la sera seguente, mentre il ragazzo seduto sul divano in compagnia del padre guardava un programma televisivo; “Non ti darò pace” “Non ti darò pace” era la frase che continuamente ripeteva la malefica donna.
Riesci ad immaginare la paura di Pierantonio? Dalla paura, nasce il bisogno della comprensione e con l’aiuto della famiglia, e di persone che si occupano e studiano il mondo metafisico, Pierantonio diventerà il padrone assoluto dei suoi poteri.
Leggerai incredulo questa testimonianza che i due autori, Maria Angela Casano e Angelo Cacciato, hanno scritto per noi perché essa non è un racconto di fantasia ma verità assoluta.
Leggerai il dramma e la sofferenza che il protagonista dovrà fronteggiare accompagnato da: lacrime di paura, disperazione, sofferenza e tanta solitudine. Sarà abbandonato e deriso dagli amici e i giochi dei suoi quattordici anni diventeranno presto un lontano ricordo.
Il suo nuovo gioco? Il “paranormale”.
Riporto alcune frasi di Pierantonio sull’esperienza dell’anima: “Il paranormale, fenomeno assai vicino alla normale esperienza come: il medianismo, la telepatia, la chiaroveggenza, la visione a distanza, la levitazione; quindi esperienze parapsicologiche e metafisiche. Queste manifestazioni provengono dal normale, ma l’uomo di oggi nella maggior parte dei casi, ha perso la cognizione di queste esperienze che tra l’altro hanno vissuto i Santi, come la chiaroveggenza di Padre Pio, la levitazione di Santa Caterina, la bilocazione di Sant’Antonio.
La causa principale di questa perdita di facoltà è dovuta al fatto che l’uomo di oggi non è più capace di meditare e riflettere seriamente. L’anima può attingere dalla natura, come c’insegna Francesco d’Assisi. La fusione corpo-anima non è solo materia della così detta scienza occulta, ma è una competenza imprescindibile di ogni essere umano, cosciente della sua alta dignità spirituale e materiale. Ognuno di noi deve “ri-scoprire”, sviluppare e potenziare i suoi talenti in un’ascesi se non mistica, almeno positiva cercando di trovare la “causa prima” e la realtà nascosta nella sostanza di ogni cosa e di ogni accadimento. Nulla è più efficace della forza del pensiero!
Questa è la vera esperienza dell’anima”.
(Raffaella Lamastra)
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Un breve episodio tra una donna maldicente e San Filippo (secondo apostolo di Roma).
Si presenta a San Filippo una donna del quartiere popolare romano: “Padre Filippo, ho calunniato una vicina del mio quartiere, ma non pensavo di danneggiarla così tanto e vorrei riparare. Cosa debbo fare?”. Filippo risponde: “Per penitenza, uccidi una gallina e portamela subito, spennandola lungo la strada da casa tua fin qui”. La donna ubbidì e si presentò al santo con la gallina spiumata. “Ora – le disse Filippo – ritorna per le strade attraversate e raccogli una ad una le penne della gallina”. “Ma è impossibile, Padre – ribatté la donna – col vento che tira oggi non si troveranno più”. “Lo so anch’io – concluse il santo – ma ho voluto farti comprendere che se non puoi raccogliere le penne di una gallina sparpagliate al vento, come potrai riparare a tutte le maldicenze gettate in mezzo alla gente, a danno del tuo prossimo?”.
E’ l’essere interiore che deve essere cambiato, rinnovato, trasformato.
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Alla fine del racconto, Angelo Cacciato e Pierantonio ci lasciano una conversazione che vuole stimolare il lettore a una sana e giusta riflessione per vivere meglio, anche in vista della vita futura che ci aspetta. Desidero riportare una piccola parte del dialogo, che mi ha molto colpito.
Il Trapasso
A _ Pierantonio, cosa avviene dopo la morte?
P _ La vita di ogni essere umano, con la morte terrena, non si chiude definitivamente. Quando l’anima viene strappata dal corpo, si avverte un dolore profondo e indescrivibile. E’ un’esperienza che vivi da spettatore e da protagonista. Nella frazione di pochissimo tempo vedi scorrere la tua vita terrena, riconosci gli errori che hai fatto e senti il dolore che hai provocato. Vorresti tornare indietro ma non puoi. Chiedi aiuto e conforto; speri che tutto si concluda subito, ma nella maggior parte dei casi non è così. Il conforto ti giunge solamente dal percorso di spiritualità che hai intrapreso nella vita terrena e dalla crescita spirituale raggiunta. La forza del tuo spirito diventa la principale protagonista di questo delicato percorso. Il trapasso più doloroso avviene nei casi di morte violenta dovuta a incidenti, suicidio e omicidio…
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Il libro “Misteri e verità nella vita di un Medium” ti permetterà di entrare nel mondo metafisico e del paranormale, e pagina dopo pagina ti si apriranno le porte di un mondo a te forse ancora sconosciuto. Ci entrerai senza averne paura, perché la storia di Pierantonio è la storia di tutti noi uomini legati alla terra e al cielo semplicemente con la nostra anima.
Maria Angela Casano, sorella del protagonista e testimone diretta della vicenda e Angelo Cacciato, sociologo, presentano al lettore un quadro mosso di immagini di vita vissuta attraverso le quali i due autori ennesi narrano la vicenda emotivamente coinvolgente.
Pregevole contributo è stato offerto dal giudice antropologo Gennaro Francione che nella sua prefazione, in linea con Charles Fort, annota gli avvenimenti rilevanti della storia attraverso testimonianze da egli stesso raccolte.
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BUONA LETTURA...
MISTERI E VERITA' Nella vita di un Medium
1 Capitolo
UN SOGNO INQUIETANTE
Era l'anno 1988. Pierantonio frequentava la II° media; durante una notte autunnale, ebbe uno strano incubo: sognò che si trovava nel soggiorno in compagnia del padre; era seduto di fronte la credenza a guardare un film in televisione, quando davanti ai suoi occhi apparve un'anziana donna vestita di nero; occhi di color verde chiaro, sguardo agghiacciante e pietrificante. Pierantonio avvertiva dei brividi in ogni parte del corpo. Il suo cervello percepiva spinose e atroci sensazioni, mentre tutto il suo essere prendeva amara consapevolezza che quella malefica donna entrava nel suo esile corpo scatenando e muovendo attorno a lui altre forze misteriose che lo spingevano verso il basso sempre più immobilizzandolo sulla sedia.
Si sentiva soggiogato, dominato e costretto a udire, con eco rimbombante, strane parole che essa malignamente pronunciava. Si sforzava invano di chiamare il padre che stava seduto accanto a lui; ma egli non udiva né grida né parole, come se la sua bocca non emettesse alcun suono; intanto la donna continuava a ripetere la terribile frase "non ti darò pace, non ti darò pace!". Il tono era cupo, tenebroso e pieno d'inquietante mistero. Il clima di terrore crebbe ulteriormente nel momento in cui egli riuscì con grande sforzo ad alzarsi: tentava di fuggire, ma ella lo rincorreva per tutto il soggiorno. Di soprassalto si destò, tremante e bagnato di sudore, ma pensando che l'accaduto appartenesse soltanto ad un brutto sogno, riuscì a riprendere il sonno.
Come ogni mattina, la madre lo svegliò per andare a scuola ma Pierantonio era così stanco che non aveva la forza di alzarsi, come se qualcuno durante la notte lo avesse bastonato; tuttavia si alzò a fatica. Raggiunse la scuola, ma non stava per niente bene; si sentiva cambiato, diverso, come se non fosse più lui. A mala pena riuscì a trascorrere in classe qualche ora; poi ottenne il permesso di uscire e rincasò prima del solito. La madre costernata nel vederlo ritornare così presto, gli chiese: "Cosa ti è successo, stai male?". Pierantonio rispose: "Non ho nulla". Ma in realtà sentiva addosso una forte inquietudine, si sforzava di capire cosa stesse accadendo nella sua vita; quella voce minacciosa e stridula udita nel sogno e quello sguardo malefico lo avevano gravemente turbato.
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2 Capitolo
DAL SOGNO ALLA REALTA'
Quando fu sera, sua madre e i suoi fratelli andarono a dormire, Pierantonio si trattenne come d'abitudine nel soggiorno a guardare il piccolo schermo in compagnia del padre. A un tratto, l'incubo, avuto in sogno la sera precedente, si materializzò tale e quale nella realtà: era seduto di fronte alla credenza del soggiorno guardando attentamente il film; improvvisamente, davanti ai suoi occhi, vide l'anziana donna vestita di nero; ma questa volta non stava dormendo, era sveglio! Sì Pierantonio era sveglio, non era un sogno; era la cruda realtà!
Ella gli si avvicinò ripetendo la stessa frase dell'incubo: "Non ti darò pace, non ti darò pace!"
Oltre alla sua voce sentiva delle urla infernali. "Aiuto! Aiuto! Che brutta!" gridò; balzando dalla sedia e rivolgendosi al padre continuava a gridare: "Tu non la vedi?". Egli attonito si rivolse al ragazzo: "Ma che dici?". Pierantonio sempre più spaventato, continuava ad urlare: "Che brutta, che brutta!". Era sfinito, sudava freddo, col terrore dipinto in volto. La madre che dormiva al piano di sopra, destata da quelle grida e dallo scompiglio udito al piano di sotto, corse per le scale gridando: "Ma che succede laggiù?".
Il padre spiegò l'accaduto; la donna, benchè allarmata e trafelata, cercò di darsi un contegno. Fece notare che poteva trattarsi di un malessere passeggero e per incoraggiare il figlio, che ancora terrorizzato continuava a piangere, lo strinse forte a lei dicendogli: "Nessuno ti farà del male, figlio mio!". Tutto cessò, dopo circa un'ora.
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"MISTERI E VERITA' Nella vita di un Medium" di Maria Angela Casano e Angelo Cacciato - Editrice Vertigo - www.vertigolibri.it
CARO LETTORE
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