BIOGRAFIA AUTORE
Luca Camurri è nato nel 1963 a Sesto San Giovanni. Ha pubblicato le raccolte poetiche: "Le parole testuali" (2007) e "La natura dell'estate" (2009), il libro di sport "L'Inter per me..." (2007), e il giallo "Al cuore del problema" (2010).
PRESENTAZIONE
Il titolo è la chiave forgiata per decifrare il contenuto del libro. La separazione costituisce lo stato naturale, il principio e la fine di ogni incontro. Ma in mezzo cosa c'è?
In mezzo, ci attendono l'intensità della luce, momenti perfetti, momenti struggenti. Sguardi. Presenze femminili seminascoste, al limitare di boschi, chiome che diventano bosco e parco, occhi che osservano da sotto le foglie, forme che si svelano per un attimo arcano. Un istante solo di contemplazione lascia in balia di emozioni che dilaniano, come i cani di Atteone. Addentrarsi in un parco ci espone alla sensazione di essere osservati.
La poesia di Camurri non è fatta di linee rette - che sono, semmai, quelle che tagliano nel vivo l'esistenza, quelle da rifuggire: la forma eletta è la curva, il moto ascendente di ponti "dalle alte arcate", il segno di passi che crea un "arco naturale". Sono percorsi dove smarrirsi, anima e sensi; sono parole che disorientano, un ramo che sfugge di mano un attimo prima di riuscire a cogliere il frutto.
Ricorrono in più luoghi la rete, il setaccio, strumenti fragili e futili, incapaci di trattenere l'esistenza, la meraviglia. Vengono impiegati, tuttavia: e così la farfalla dovrebbe restare presa nelle "maglie della luce", e un nome rimanere impigliato. Che questo non avvenga, è pura fenomenologia, non intacca l'ideale.
Le poesie di Camurri ricordano irresistibilmente un mosaico, per la lucentezza e il fulgore dell'insieme; per le campiture di colore, tese, generose; per il volto ieratico delle divinità che ne emergono, per l'estasi necessaria che nasce dalla loro contemplazione. E' una poesia severa, esigente. La tentazione di osservare da vicino trasforma il mosaico in uno spolverìo di tessere scintillanti, che assumono una forma solo allontanandosi di qualche passo. La separazione, ancora, è la misura del quotidiano, esplorato nei luoghi, nelle stagioni, nelle ore del giorno - i tramonti, soglia della notte; la notte, luogo di evocazioni, di solitudini, divertigini improvvise...
Fra le molte ombre si snodano i fili possibili delle storie, e almeno una di queste ospita ciascuno di noi. Leggere, forzarsi a perdersi. La pietra dell'esistere presenta fessure, e miele, e stelle ne sgorgano.
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LA POESIA E' UNA LINGUA CHE SEPARA
Le parole, pietre grezze
della lingua che separa,
scosceso scoglio
che domina il dirupo
e non soccorre
l'intercorrere di sguardi:
bianche torri,
racchiuse nella notte.
LA CITTA' DEGLI ANGELI
Lo scatto della foto
conferma la visione:
è l'arco naturale,
e i tuoi passi nella neve
trattengono l'oro
delle foglie dell'estate.
OMISSIONE DI SOCCORSO
Polvere alla polvere
ritorno atteso
nel tramonto dei secoli,
amara indifferenza
delle nuvole,
omissione di soccorso.
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LA POESIA E' UNA LINGUA CHE SEPARA di Luca Camurri - Editore Festuca -
Caro Lettore, arrivederci al prossimo appuntamento letterario.