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"I FIORI DEL MIO GIARDINO" DI COSTANTINA CHIARASTELLA NIZZA

3 Cantica - Paradiso "Niente è più bello di un incontro se non c’è il piacere di scoprire l’altro e, ancor di più, il suo apprezzamento..."

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BIOGRAFIA AUTRICE

Costantina  Chiarastella Lizza è una insegnante pensionata, laureata in Lingue e Letterature  straniere, che ha trascorso un pezzo della sua vita, insegnando ai bambini e agli adulti, dalla scuola materna alla scuola superiore, a cui si è dedicata sempre con amore.

Tuttora  i suoi hobby preferiti sono la scrittura, lettura e viaggi culturali che occupano il tempo libero dagli impegni familiari.

Non disdegna la compagnia dei tanti amici, con i quali ha uno speciale rapporto affettivo  e condivide i suoi hobby. 

Presentazione della trilogia:

Inferno, Purgatorio e Paradiso

Inconsapevolmente l’autrice, ha gettato le basi per la storia della sua Divina Commedia.

La prima cantica consiste nella biografia "Lo specchio della nostra società e le orche assassine", in cui descrive il suo Inferno in questa società, dove ci troviamo  a vivere per caso e che è improntata sulla malversazione e sulla prepotenza di persone ignobili. (Inferno)

"La foresta degli animali bipedi", seconda cantica, è un’ analisi particolare sui vizi, virtù e difetti degli uomini, che purtroppo hanno una influenza molto incisiva e  spesso nefasta, sulla vita di noi donne. (Purgatorio)

La terza cantica, "I fiori del mio giardino", descrive realmente le sue  amiche più care, di cui ne dipinge il ritratto come un attento pittore in erba, con poca esperienza, ma con tanta partecipazione affettiva.  Grazie ai suoi  delicatissimi fiori multicolori! (Paradiso)


IL GIARDINO DELL’ EDEN

Premessa dell'autrice

Nelle stagioni della mia vita ci sono state parecchie primavere, alcune più belle,  altre meno, a seconda degli avvenimenti accaduti.

Non posso affermare di avere avuto una vita felice, ma  come per tutti gli esseri umani su questo pianeta Terra, si sono susseguiti molti episodi piacevoli, a vere e proprie disgrazie,  che hanno segnato la mia vita psichica e biologica.

In questa premessa, non voglio soffermarmi molto sulle mie disavventure, di cui ne è pieno il mondo, ma voglio sottolineare i momenti in cui “i miei fiori”, “i gioielli della mia vita” ovvero le amiche carissime, che mi hanno aiutato a superare questi momenti difficili con il loro amore, la loro bontà e abnegazione, la loro presenza fisica piacevole e che mi hanno accompagnato nel corso della vita.

Esse sono state dei veri e propri fiori del mio  Eden, che , con i loro profumi e colori, mi hanno fatto rifiorire, rinvigorire e aiutato a vivere una vita serena, confortata dal loro sorriso e bonomia, dalla loro gentilezza e affidabilità.

A ciascuno di esse , dedico un fiore particolare, di cui sono il simbolo e significato intrinseco: ne racconto la leggenda, parte della loro vita vissuta in famiglia e l’amicizia, sbocciata tra di noi, proprio come un fiore, che ci unisce e ci conforta nel nostro percorso quotidiano.

Inoltre, mi piace estrinsecare l’etimologia del loro nome, perché, nella cultura semitica, dare il nome significa aver colto l’identità di una persona, aver capito a quale compito è destinata nel disegno del Creatore.

Nel libro della Genesi,  si racconta che quando Dio presentò all’uomo colei che doveva essere la compagna della sua vita,  Adamo esultò di gioia e con il suo primo canto d’amore nella Storia, manifestò la propria riconoscenza e commozione.

Tutte le creature sono meravigliose, ma la donna è il capolavoro: Eva, in ebraico “hawah”, colei che dona la vita. Tutto in lei parla di vita, di accoglienza, di disponibilità e  di servizio alla vita.

In lei la vita sboccia, germoglia, cresce e viene consegnata al mondo.

Ecco il motivo, perché le donne sono più propense a dare “amicizia”, quel sentimento misterioso bellissimo, paritario,  fondato sulla stima, disponibilità e desiderio di stare insieme, all’insegna della reciprocità e generosità.

Per concludere, voglio raccontarvi un breve episodio della mia vita…

Nel mese di luglio del 1987, mi trovavo in Francia, a Meung-sur-Loire, come insegnante di Francese e come accompagnatrice di un gruppo di ragazzi liceali, che dovevano approfondire tale lingua e cultura.

E’ stata una esperienza indimenticabile e uno dei più bei viaggi della mia vita per i luoghi, le sensazioni, le persone ivi incontrate.

 I ragazzi rimasero entusiasti, le insegnanti gentilissime, comprensive e altamente qualificate. Il feeling che si instaurò tra di  noi ci condusse ad una profonda comunione di interessi , ancora indimenticati.

Tra i doni e le affettuosità che ci scambiammo all’inizio e alla fine del soggiorno, sono, ancora, qui presenti nella mia memoria.

Davanti a me, c’è un bellissimo libro di poesie francesi, ricoperto di velluto amaranto, su cui si evidenzia il titolo in caratteri dorati…

 LES CENT PLUS BEAUX POEM DE LA LANGUE FRANCAISE  che mi regalò Danièle, una delle insegnanti, in ricordo della nostra amicizia e affetto.

Aprendo la copertina del libro, c’è scritta una dedica in francese, che ho tradotto per voi. Essa dice:

Niente è più bello di un incontro se non c’è il piacere di scoprire l’altro e, ancor di più, il suo apprezzamento…

Così esiste nel cesto della mia vita, un fiore prezioso, di cui non potrei fare a meno del suo profumo, esso si chiama “Amicizia”.

Perché fiorisca, dunque, la vita e profumino le parole, io ti offro la mia amicizia e tutto il mio affetto.”   

                                                                       Danièle.

Sono rare le persone con l’anima profumata,

 capaci di essere un regalo per chi le incontra,

capaci di donare calore e profumo di tenerezza agli altri!

                                                        Agostino Degas


"I FIORI DEL MIO GIARDINO" DI COSTANTINA CHIARASTELLA NIZZA

Caro Lettore, arrivederci al prossimo appuntamento letterario.

 

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