Biografia dell'autore
Davide Buzzi è nato il 31 Dicembre 1968 ad Acquarossa (Svizzera).
Cantautore, giornalista e scrittore, inizia la sua carriera nel 1982 accanto a Gianpiero Albertini e Franco Diogene in "L'oro nel camino", pluripremiato film di Nelo Risi.
Nel 1993 pubblica il suo primo cd, "Da grande", cui seguiranno Il Diavolo rosso: Romaneschi (1998) e Perdo pezzi (2006).
Negli anni ottiene importanti riconoscimenti internazionali quali la "Targa Città di Milano", il "Premio Città San Bonifacio" a Verona (2000) e il "Premio Myrta Gabardi" a Sanremo (2002).
Nel 2012 ottiene due nomination agli "ISMA Award" di Milwakee (USA) per la canzone The She Wolf.
Fotografo di formazione, è attivo anche nel campo del giornalismo come membro di redazione del mensile "Voce di Blenio" e da diversi anni, come inviato speciale di Radio Fiume Ticino al Festival di Sanremo.
Questa è la sua prima pubblicazione.
Presentazione
"Volete sapere il mestiere che faccio io? Giro la valle con l'autofurgone e vendo lisciva, soda e sapone".
Diretto, sintetico, musicale; sì, perché magari quella rima non è voluta, ma Johnny il ritmo ce l'ha dentro e le sue parole suonano duro!
Un incipit senza fronzoli afferra il lettore e lo trascina su per le strade della Valle di Blenio, a condividere le piccole e grandi imprese quotidiane di questo personaggio che unisce, all'inettidutine di un moderno Paperino, l'orgoglio del capofamiglia, eroe delle sue bambine.
Racconti brevi, carichi di humor, specchi solo appena deformanti di una realtà parallela dinamica e vivace; episodi divertenti riferiti con fare familiare e goliardico, fanno di questo libro una lettura spassosa e irriverente, occasione di dolci e amare riflessioni sulla vita di ogni giorno, con le sue occasioni mancate e quelle colte al volo, con le sue soddisfazioni e le sue scocciature...
Costellato di coloriti termini dialettali e arricchito dai disegni di Milvia Quadrio, Il mio nome è Leponte...Johnny Leponte è una chicca da conservare in dispensa e sbocconcellare nei momenti di noia o amarezza come una tavoletta di cioccolato...svizzero, chiaramente!
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"Marcovaldo si chinò a legarsi le scarpe e guardò meglio:
erano funghi, veri funghi, che stavano spuntando proprio nel
cuore della città ! Gli parve che il mondo grigio e misero che
lo circondava diventasse tutt'a un tratto generoso di ricchezze
nascoste, e che dalla vita ci si potesse ancora aspettare qualcosa,
oltre la paga oraria del salario contrattuale, la contingenza,
gli assegni familiari e il caropane (...).
(...) la lavanda gastrica li aveva tutti salvati dall'avvelenamento:
non grave, perchè la quantità di funghi mangiati da
ciascuno era assai poca."
Caro Lettore,
al prossimo appuntamento accompagneremo Johnny Leponte in un viaggio dal sapore ironico e divertente.
Ti aspetto!
(Raffaella Lamastra)
"Il mio nome è Leponte...Johnny Leponte" di Davide Buzzi Edizioni Albatros