“Talvolta penso che il paradiso sia leggere continuamente, senza fine.” E lo afferma Virginia Woolf, che in cinquantanove anni ha scritto nove romanzi e più di quindici saggi, senza considerare i racconti brevi, i diari, le biografie e le lettere.
Per questa settimana propongo altri quattro libri. Quattro storie enigmatiche, affascinanti e suspense.
Titolo: Donne che non perdonano. Autrice: Camilla Lackberg. Cada editrice: Einaudi.
Trama: I conti, alla fine, si pagano. Ingrid è un’ex giornalista che ha rinunciato alla carriera per il marito e ora scopre che lui la tradisce. Viktoria è scappata dalla Russia, dove rischiava la vita, ma in Svezia ha trovato l’inferno. Birgitta non va neanche dal medico per non mostrare i lividi che le lascia il marito. Non si conoscono, eppure possono salvarsi a vicenda. L’importante è prendere una decisione: smettere di essere vittime e diventare delle mantidi.
Titolo: Rossoamaro. Autore: Bruno Morchio. Casa editrice: Garzanti.
Trama: In una corsia d'ospedale Bacci Pagano sta vegliando Jasmìne Kilamba: è riuscito a stento a liberarla da una gang di sadici assassini e ora la donna sta lottando tra la vita e la morte. Lo avvicina un anziano tedesco di nome Kurt Hessen, arrivato a Genova alla ricerca del fratellastro italiano, del quale sa soltanto che la madre era di Sestri Ponente e si faceva chiamare Nicla..
Bruno Morchio esplora e racconta magistralmente l'Italia di allora e di oggi, i suoi mille volti e i suoi segreti.
Titolo: L'angelo di vetro. Autore: Corina Bomann . Casa editrice: Giunti.
Trama: Spiegelberg, Foresta sveva, 1895: alla morte del padre, mastro vetraio, la diciannovenne Anna si ritrova in miseria. È stato lui a insegnarle l'arte di creare meravigliosi angeli di vetro soffiato, e adesso ad Anna non resta che vendere le sue creazioni ai mercatini di Natale. La sua vita sembra ormai segnata fino a quando non riceve una lettera inaspettata: la regina Vittoria, a cui sono stati donati i suoi angeli, desidera invitarla a Londra per decorare l'abete della famiglia reale. Anna decide di mettere da parte ogni paura per cogliere l'occasione della sua vita.
Titolo: La vita é un cicles. Autrice: Margherita Oggero. Casa editrice: Mondadori.
Trama: In una gelida mattina d’inverno, nel retro dell’Acapulco’s, uno dei peggiori bar di Torino, viene ritrovato un morto ammazzato. Chi è? Ma soprattutto, chi l’ha fatto fuori, e perché? Massimo, giovane laureato in Lettere che per sbarcare il lunario prepara panini e scongela brioches precotte, non sa nulla di quel cadavere con la faccia spappolata, così come sembra non saperne niente neppure Gervaso detto Gerry, il figlio del padrone del bar, un ragazzotto non proprio sveglio, più interessato a conquistare la bella Sabrina che a fare fatica dietro al bancone... A dirigere le indagini con la sua squadra c’è il commissario Gianmarco Martinetto, un poliziotto dal carattere ruvido e apparentemente scostante come la sua città, che deve rimboccarsi le maniche per risolvere questo intricato caso in cui le piste investigative si confondono e si sovrappongono. Dietro l’omicidio c’è forse la mano di una misteriosa mafia veneta che ha il controllo della periferia torinese? Oppure è uno spietato regolamento di conti per una faccenda di droga, o prostituzione? E chi è veramente Gilda, femme fatale che fa perdere la testa a Massimo, bravo ragazzo più a suo agio con le versioni di latino che con i sentimenti?