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Questa è la nostra Chiesa

Lettera scritta da Giorgio Floridi

Redazione
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Questa è la nostra Chiesa.

La Chiesa è un dono dello Spirito, e come tale è un edificio in costruzione.

Non penso ad un edificio di mattoni e nemmeno ad una struttura gerarchica, ma piuttosto ad uno spazio vitale di relazioni, di comunione e di amore che ha la sua origine nell’amore donato del Dio Uno e Trino che, per il soffio creativo dello Spirito, si incarna continuamente nella storia del nostro vivere quotidiano.

Oggi, in questo mondo e in questa Chiesa, molti uomini e donne, sono segnati da esperienze di anonimato, di solitudine, di divisione, incapaci di costruire rapporti fecondi di dialogo, vittime dell’emarginazione, colpiti dal potere dei grandi sui piccoli e dei ricchi sui poveri.

Anche noi siamo tentati a cercare sollievo in figure quali per esempio Papa Francesco: vorremmo tanto essere “visti”, riconosciuti, ascoltati con amore e rispetto; vorremmo essere soggetti protagonisti della nostra storia personale e non oggetti strumentalizzati da forze anonime, siano esse politiche, economiche o perfino di natura religiosa.

Cerchiamo forme di incontro e spazi di vita in cui poter respirare liberamente e fare esperienza che la nostra storia, nonostante tutte le oscurità, è un dono ricevuto dalla mano di Dio e non un fardello, una zavorra. Sogniamo una Chiesa di libertà evangelica e di relazioni fraterne e cordiali. Una Chiesa in cui venga rispettata la dignità inalienabile di ogni persona.

La Chiesa del terzo millennio, la nostra Chiesa, si trova di fronte a grandi sfide, che ci coinvolgono in prima persona. Una su tutte riconoscersi degni di servire la Chiesa come UNICA CHIESA DI GESU’ CRISTO vivendo il Vangelo allo stesso modo in cui il Vangelo è divenuto il volto e la vita dei nostri Santi, dei nostri Padri, dei fratelli, dei poveri.

Ma veramente la nostra Chiesa è il luogo dove si fa esperienza di Gesù Cristo Dio e si ridona agli altri questa medesima esperienza?

Secondo me si, lo è.

E lo sarà ancora di più finché la nostra vocazione si confermerà nel curare le ferite, nel fasciare le fratture, nel richiamare chi si è perso.

Fino a quando sapremo riconoscere che questo è il luogo privilegiato in cui risuona l’autentica Parola di Dio, dove Gesù si manifesta nei sacramenti.

Il luogo dove si realizza l’opera profetica dello Spirito che, in modo sempre nuovo, unisce gli uomini nell’ascolto della Parola, nella frazione del Pane, in un progetto di vita comune e solidale.

Noi siamo Chiesa, uomini e donne che ancora oggi possono fare esperienza di Dio in un modo tutto nuovo, e in un modo nuovo possiamo dare forma al Vangelo riconoscendoci nella missione della Croce di Cristo.

Possiamo fare nuova la Chiesa incarnandola nella storia mediante la testimonianza di vita personale e comunitaria, cercando e scoprendo la rivelazione della carità che è in Dio.

È un cammino di gioiosa scoperta, è un percorso di speranza, è la gratuità della missione che ci trasforma in autentica Chiesa di Gesù Cristo.

Ci vediamo nella rubrica Lettera@perta al prossimo articolo...

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