Stringhe di spirito
impietosiscono l’anima
o l’atterriscono,
a seconda delle rotte
del vento immobile…
Da troppo a lungo dura
l’apnea di Dio
e nessun io conosce l’ IO,
un cigno strilla verso Altair
e a volte sogna
di essere blu.
Non sapevo si trattasse
di vento immobile
fino al giorno in cui abbiamo
incontrato il suo nome.
Ieri notte le Leonidi
avevano la tua criniera.
E il vento immobile
m’attraversa familiare
canneti interiori.
Sentieri e carovane
per i castelli abruzzesi
che la notte sfumano,
di nascosto,
verso vie lattee.
E il vento immobile è un pensiero,
un indole, un coraggio,
o forse un impulso uterino
al limite del radicale.
Lo solcherò
con svelte frecce d’argento,
senza intenzioni ostili,
sbirciando il suo acuto zenit,
così, a intermittenza.
(Questa e altre poesie si trovano anche nel sito www.soniaserravalli.wordpress.com)