Quanti sono stati di passaggio a Napoli sapendo che esiste una città sottorranea? A quaranta metri di profondità sotto le vocianti e caratteristiche vie del centro storico di Napoli, si trova un mondo a parte, per molto ancora inesplorato, isolato nella sua quiete millenaria eppure strettamente collegato con la città . Ogni epoca, dalla fondazione della Neapolis alle bombe della seconda guerra mondiale, ha lasciato traccia sulle mura di tufo giallo, pietra con cui la città è costruita. Visitare la città sotterranea significa compiere un viaggio nel tempo lungo duemila e quattrocento anni. Di Napoli tutti apprezzano le eccezionali bellezze, la cultura e l'arte, ma pochi conoscono la storia del sottosuolo. Le visite guidate si svolgono al di sotto di p.za San Gaetano all’interno delle grandi cavità realizzate dai Greci per recuperare materiale tufaceo da destinare alla costruzione delle mura e dei templi e all’interno dei numerosi ambienti utilizzati come ipogei funerari. Di particolare importanza la cava greca ritrovata a circa 40 metri di profondità al di sotto del cimitero di Santa Maria del Pianto, da dove i Greci prelevarono tutto il materiale tufaceo per la costruzione della fortificazione della Neapolis del IV sec. a.C., lasciando sulle pareti monogrammi e graffiti identici a quelli ritrovati sulla cinta muraria a piazza Bellini ed a via Foria. Si visita, infine, l’acquedotto costruito nel 1629 da un facoltoso nobile napoletano, il Carmignano. Durante la Seconda Guerra Mondiale le gallerie vennero utilizzate come ricoveri antiaerei. Visto che a Napoli c'è molto da gustare olre alle favolose sfogliatelle? E siate pronti quando vi chiederanno se liscia o riccia!