Scoprire la Basilicata è un’esperienza esclusiva ed entusiasmante e il percorso che vi propongo è proprio quello del film diretto da Rocco Papaleo, da Maratea a Scanzano Jonico, abbinando paesaggi che vi lasceranno stupiti alla tradizione culinaria regionale, in cui a farla da padroni sono certamente le carni (specialmente ovina e di maiale) esaltate dall'uso esclusivo dell'olio di oliva, come del resto in gran parte del Sud Italia. Tantissimi i borghi che meritano una visita: dalle località costiere nei pressi di Maratea (Acquafredda, Cersuta e Fiumicello) fino a Castrocucco (dove vedrete i resti del castello con la sua torre Caina, posta su uno scoglio a picco sul mare), da Trecchina (tipica per il centro abitato circondato da palazzi nobiliari con portali in pietra) a Castelluccio Inferiore, ai margini del Parco Nazionale del Pollino. Qui sosta "obbligatoria" a Rotonda, sia per una visita al Museo Naturalistico e Paleontologico che, nel caso siate qui nel mese di agosto, per la sagra del Fagiolo e della Melanzana Dop. Nel caso passiate invece a giugno, dall' 8 al 13 potreste partecipare al rito propiziatorio de “L’a Pitu e la Rocca”, scrigno di tradizione in cui l'uomo si misura con la maestosità degli alberi. Sempre nel mese di giugno, nella vicina San Severino Lucano si celebra una suggestiva processione, durante la quale la statua della Vergine sale al monte, per tornare poi in paese solo nel mese di settembre. Sul territorio di Francavilla in Sinni insistono due degli spazi naturali tra i più affascinanti del Parco: Timpa delle Murge, per i suoi “monumenti” di pietra, e Timpa di Pietrasasso, una robusta vetta rocciosa che si eleva fino a cinquanta metri dal terreno. Palazzi storici e numerose chiese decorano il borgo di Chiaromonte. Ad agosto ci si può concedere una “deviazione gastronomica“ fino a Senise, nota per i peperoni cruschi protagonisti di una croccante sagra. Il viaggio assume connotazioni oltremodo gustose proseguendo in direzione Roccanova per assaporare il Grottino di Roccanova Doc. A Sant’Arcangelo, nel cuore della Val D’Agri, si impone il Monastero di Santa Maria D’Orsoleo. Aliano è il paese dei calanchi per eccellenza, qui Carlo Levi prese spunto per il suo “Cristo si è fermato ad Eboli”. Penultima tappa Montalbano Ionico: a giudicare dai numerosi reperti ritrovati nelle aree limitrofe, l'area è stata abitata sin dall'epoca ellenistica-romana. Nel centro del paese è visibile il bellissimo "Arco del Pubblico Orologio", un'antica porta del XVII sec.. Si arriva quindi alla meta finale, Scanzano Jonico. Fermandovi nelle trattorie dei paesi che ho indicato a questo punto vi potrebbero essere proposti tutti i capolavori della cucina locale! Consiglio agli audaci il cutturidd (stracotto di pecora) e gli gnummaridd (involtini di interiora), restando sul classico (per chi invece vuole sperimentare-ma-non-più-di-tanto) con il biscotto a otto (tipico del comune di Latronico), il caciocavallo podolico, l'Aglianico del Vulture (vino rosso rubino dal sapore caldo) e il noto pane di Matera, tipico per la crosta spessa e la mollica gialla areata. Visto quante sorprese ci regala la nostra bella Italia?