Un altro pilota emergente di questo inizio stagione 2014 è Daniel Ricciardo. Assieme a Hulkenberg, Bottas e Perez, l’australiano di casa Red Bull fa parte di quel gruppo di piloti emergenti che saranno sicuramente protagonisti dei prossimi campionati del mondo di Formula 1. Nato a Perth il 1° luglio 1989 l’italo australiano ha iniziato con il piede giusto la stagione sulla scuderia che per quattro anni ha dominato la classifica costruttori.
Ventiquattro punti in quattro gare non sono così tanti, ma Ricciardo è dovuto incappare nella squalifica a Melbourne per un’irregolarità del livello di benzina con il conseguente annullamento del secondo posto dietro a Rosberg e a dei problemi durante il pit stop in Malesia. Immeritato zero nella casella punti dopo due gare, a cui sono seguiti però i due quarti posti in Bahrain e a Shanghai. Bene anche i piazzamenti in prova con due prime file in Australia e in Cina. L’ex Toro Rosso poteva essere quindi più in avanti in classifica del compagno di squadra Vettel (33 punti), che sembra maggiormente patire le novità 2014 della Red Bull. Ragazzo solare e sempre sorridente, Ricciardo ha mostrato soprattutto grande personalità e nessuno timore reverenziale nei confronti del quattro volte campione del mondo, che si è visto sorpassare già tre volte da Daniel e in Cina ha dovuto lasciarlo passare perché era più veloce di lui. L’australiano è ostico e non è come il connazionale Webber, Vettel lo sta capendo con il passare dei Gran Premi.
Ricciardo, 53 Gp in carriera, è al quarto anno in F1; dopo il debutto con l’Hrt a Silverstone nel 2011 al posto dell’indiano Karthikeyan, l’australiano ha fatto due stagioni in Toro Rosso, nella quale era già terzo pilota l’anno precedente. Trenta punti in due campionati e due settimi posti a Shanghai e a Monza come migliori risultati.