Buongiorno amici, avete trascorso bene il ponte del 1° maggio? Avete fatto delle foto? Mi auguro proprio di sì!
Bene, a questo punto nasce spontanea una domanda: “Cosa ne facciamo?” Ovviamente ci sediamo davanti al nostro PC, scarichiamo gli scatti, li mettiamo in una cartella provvisoria, identificandola col nome del luogo in cui abbiamo fatto gli scatti e la data. Cominciamo con una prima visualizzazione a cui seguirà una immediata cancellazione di tutte le foto che macroscopicamente sono inutili perché ripetitive, insignificanti, o tecnicamente mediocri.
Cerchiamo di essere severi con noi stessi già in questa fase, che di solito porta a scartare almeno il 50% degli scatti eseguiti. E qui comincia un lavoro paziente di elaborazione delle nostre immagini, imparando a utilizzare uno dei tanti programmi di fotoritocco che si possono trovare sia gratuitamente on line (più che validi per operare sui parametri fondamentali della post-produzione) sia acquistandoli; i più diffusi (professionali ed eccellenti) sono Photoshop e Lightroom. Ma ce ne sono numerosi altri, tutti validissimi. Cominciare a utilizzare questi programmi di foto-elaborazione ci apre un mondo immenso di possibilità per migliorare, completare, modificare i nostri scatti originali.
Non è certo possibile in questa sede addentrarci nella spiegazione di tutto quello che questi programmi ci consentono di fare; ciascun programma è dotato di un manuale d’istruzioni, e la rete offre numerosissimi “tutorial” che approfondiscono ogni applicazione. E’ comunque del tutto fondamentale imparare ad eseguire le operazioni di base indispensabili per migliorare le nostre immagini.
Nessuna foto nasce perfetta, anche se dobbiamo sempre sforzarci di comporre l'immagine nel miglior modo possibile sin dal momento dello scatto e di regolare la fotocamere nel modo giusto. Guardando però le nostre immagini sul computer ci accorgiamo che c’è sempre qualcosa da migliorare, e siccome questo lavoro può richiedere un bel po’ di tempo, facciamo un’ulteriore selezione, ancora più severa, decidendo quali tra le foto residue dopo il primo “setaccio”, merita di essere “lavorata”.
Arriveremo così a non più del 15-20% delle foto originariamente scattate, e a queste ci dedicheremo. In allegato qualche foto del mio 1° maggio
Il nostro prossimo appuntamento è, come sempre, per giovedì!