Aspetti operativi e fiscali della Fattura Elettronica
La Legge 244/2007, modificata dal Decreto Legislativo 201 del 2011, ha istituito l’obbligo di fatturazione elettronica verso la Pubblica Amministrazione (articolo 1, commi 209-214).
Per ora questo obbligo riguarda solo una parte della PA (incluse le Scuole), ma dal 15 Marzo del 2015 sarà esteso a tutte le Amministrazioni.
Come devono essere numerate le mie fatture PA?
Inoltre devo creare un sezionale a parte?
In merito alla coesistenza tra fatture elettroniche PA e altre fatture, che potenzialmente potrebbero essere cartacee o elettroniche, la norma lo prevede e richiede che vengano istituiti sezionali differenti, che hanno ciascuno la propria serie di numerazione.
Le fatture elettroniche PA sono quindi numerate sequenzialmente all’interno del sezionale.
Si anticipa che non esiste alcuna norma o interpretazione che impone l’attivazione di un nuovo sezionale all’inizio dell’anno. Chiaramente deve trattarsi di una tipologia documentale nuova da gestire.
Ad esempio non posso creare un sezionale a settembre se si è iniziata la fatturazione elettronica a inizio giugno. In pratica il sezionale si attiva in corso d’anno quando la tipologia documentale viene creata.
Devo conservare le fatture elettroniche PA?
Come indicato nella norma, c’è l’obbligo di conservazione sostitutiva delle fatture elettroniche.
Le fatture PA, a differenza delle fatture elettroniche conosciute fino ad oggi, sono corredate delle ricevute di presa in carico e accettazione del Sistema di Interscambio (SDI), che è il sistema di Sogei che accentra le fatture elettroniche e le instrada verso le PA.
Queste ricevute sono documenti informatici a valore legale e vanno conservate insieme alla fattura.
Oltre a queste, nei casi in cui il colloquio con lo SDI avvenga a mezzo PEC, potrebbero esserci anche le ricevute del sistema di PEC da conservare insieme alla fattura.
Si evidenzia però che l’obbligo formale di conservazione sostitutiva riguarda le fatture e non anche le notifiche.