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Appuntamento settimanale con pratic@mente voglio diventare.......oggi parliamo con un mio caro amico scrittore.

Come pubblicare un libro.

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Appuntamento settimanale con pratic@mente voglio diventare.......oggi parliamo con un mio caro amico scrittore. Lui e Marco Conti, sardo, giovane, bello, umile, simpatico, brillante, grande talento e umanità. Ve lo voglio presentare, perché entrerà nelle vostre anime con la sua scrittura.

Libri pubblicati? E con quali case editrici?

Per il momento ho pubblicato due libri, Dalle ceneri della fenice, uscito per la prima volta nel 2011 e Tempi sospesi, edito nel 2013. Entrambi arrivati alla seconda edizione con la casa editrice/associazione culturale Amicolibro, un gruppo giovane che lavora con entusiasmo prediligendo autori emergenti a livello nazionale.

Ti anticipo che c’è in cantiere un terzo libro. Un progetto diverso dai precedenti, nel quale credo molto. Una raccolta di racconti dal titolo “Sul confine” che dovrebbe uscire a dicembre 2014. Tra l’altro proprio in questi giorni ho avuto una bellissima notizia: un mio racconto, che aprirà la nuova raccolta, è arrivato tra i vincitori di un concorso letterario nazionale nella sezione narrativa. Non ci volevo credere. Davvero una bella emozione per un ragazzo giovane come il sottoscritto. Il titolo del racconto è Solitudini e Tempura.

Come nasce l’idea del tuo romanzo d’esordio, “ dalle ceneri della fenice”.

Dalle ceneri della fenice nasce dalla voglia di fare una restituzione al mondo lavorativo di cui faccio parte. Io sono un assistente sociale e lavoro da 7 anni in una casa famiglia per minori. Ci tenevo a lanciare un messaggio forte di speranza e di rinascita. E ho provato a farlo attraverso la storia di Lorenzo, un ragazzo costretto dalle vicissitudini di un passato fatto di anonimato e di disperazione a riscrivere daccapo la propria storia. Il titolo vuol’essere proprio metaforico del messaggio del racconto. Così come la fenice risorge dalle proprie ceneri, anche Lorenzo riuscirà a rinascere dalle ceneri del proprio passato. E’ un racconto di riscatto sociale in cui credo molto e che mi ha dato tante soddisfazioni. Mi ha permesso di effettuare diverse presentazioni in tutta la Sardegna e numerosi incontri con le scuole medie, superiori, e con l’Università di Sassari. Una grande emozione è stata l’adattamento teatrale del testo, realizzato dallo sceneggiatore teatrale Claudio Angelini, che ha debuttato in scena il 28 Febbraio scorso, presso il teatro della visitazione di Roma.

Quali difficoltà deve affrontare un giovane per pubblicare?

Le difficoltà sono tante. Mi sono fatto l’idea di un mondo difficile, dove c’è poco spazio per gli autori giovani. Probabilmente la crisi non consente di rischiare, e quindi si prediligono gli scrittori che hanno già un nome, o che magari sono già dei personaggi conosciuti. Il rischio è quello di lasciarsi travolgere dalla tendenza a lucrare sulle speranze di un giovane che coltiva il sogno di vedere pubblicato il proprio lavoro. Ritengo che ci si debba affidare a persone competenti, senza rivolgersi a pseudo editori o all’auto pubblicazione sui tanti siti internet che offrono questo servizio. Ritengo fondamentale sottoporre il proprio lavoro alla valutazione di chi questo lavoro lo fa con passione, esperienza e professionalità,  che fa un lavoro preliminare di selezione dei testi e sceglie solo e soltanto quelli che ritiene meritevoli ( che non pubblica tutto quello che gli passa davanti dietro un compenso, per intenderci ), e che successivamente concorda con l’autore una linea di editing da seguire, rispettosa di quelle che sono le attitudini di chi scrive, ma anche di una migliore qualità del testo e delle esigenze di mercato.

Di cosa ha bisogno un giovane scrittore per entrare nel mondo delle grosse pubblicazioni?

Ma guarda, francamente non sono in grado di darti una risposta. Credo che le componenti siano davvero innumerevoli. Mi piace pensare che quelle fondamentali restino il talento e la capacità di regalare emozioni tra le righe. Ma ho paura che la mia sia una visione da “sognatore”.

E i sogni e il denaro non sono mai andati di pari passo.

Quando è nata la tua passione per la scrittura?

La mia passione per la scrittura è nata fin da poco più che bambino, sui banchi di scuola. Ho sempre ritenuto che fosse il canale comunicativo nel quale riuscivo a trovarmi maggiormente a mio agio. E’ sempre stata una valvola di sfogo, fin dalle prime storie che mi piaceva inventare nei momenti di sconforto, o quando mi trovavo di fronte a qualche avvenimento che mi colpiva o segnava. La scrittura non mi ha mai abbandonato, diventando sempre di più una parte di me. E parallelamente è cresciuta anche la voglia di condividere questa parte di me stesso con gli altri. Oggi è una necessità per me. Oltre che il disinfettante delle mie ferite, è anche il modo con cui evadere dalla realtà e dalla quotidianità della vita, il tentativo di spingermi sempre più lontano dai confini della logica e della razionalità che i ritmi frenetici della società odierna ci impongono.

Parliamo del tuo ultimo libro ": tempi sospesi”. Cos'è o chi ti ha ispirato per questo romanzo?

Tempi sospesi nasce dalla voglia di raccontare una storia nuova e di farlo in maniera differente. Prediligendo e sviluppando quegli aspetti narrativo – descrittivi che nelle ceneri avevo deciso di mettere in secondo piano. Infatti mentre nel primo libro ho preferito puntare sull’aspetto emotivo del protagonista, scegliendo uno stile di scrittura più metaforico e a tratti poetico, in Tempi sospesi ho optato per uno stile più maturo, caratterizzato dall’aspetto narrativo descrittivo e dal tentativo di caratterizzare e umanizzare tutti i protagonisti, in particolare Edoardo.

Proprio Edoardo, Edo, è il protagonista di questa storia. Un assistente sociale di quasi 30 anni, con la passione per la scrittura, per i libri e per la musica italiana. Con una storia da raccontare e un fantasma da scacciare.  Con la necessità di fermarsi ad ascoltare se stesso, il tentativo di accettarsi, di guardarsi nel cuore e di ritrovare la voglia di amare.

Ed ora la penna ritorna a me, vi spiego come pubblicare un libro, ed i ari  obblighi fiscali connessi:

Terminata la stesura di un libro se uno scrittore decidesse di stampare in proprio il suo libro e lo vendesse direttamente, non appena la dimensione delle sue vendite divenisse un minimo rilevante, dovrebbe aprire la partita Iva, assoggettare le cessioni dei volumi a Iva e dichiarare il reddito derivante dalla differenza positiva (se esistente) tra i costi da lui sostenuti e i ricavi realizzati.
In un contesto fiscale impegnativo come quello italiano, occorre che l’autore si affidi a un soggetto che svolga dal punto di vista fiscale la funzione di editore.
Ciò è particolarmente importante perché le vendite di libri sono caratterizzate da un regime Iva semplificato per cui l’Iva la versa all’origine l’editore (sulla base del prezzo di copertina e altri parametri).
Ogni successiva vendita del libro può essere effettuata senza che siano effettuati altri adempimenti ai fini dell’Iva.
Gli editori di qualsiasi dimensione, compresi quelli a pagamento, solitamente provvedono ad assolvere l’Iva alla fonte sul prezzo di copertina del libro.
Lo scrittore a fronte dei libri acquistati per uso personale, come marketing riceverà una fattura,  ma in teoria la successiva rivendita a terzi dei volumi, ove l’attività di rivendita dovesse essere considerata una attività esercitata “per professione abituale, ancorché non esclusiva”, dovrebbe di nuovo essere assoggettata a Iva.
Di fatto, se l’Iva non è stata assolta alla fonte, le vendite effettuate direttamente dall’autore vengono effettuate con modalità che potrebbero in certi casi dar luogo a contestazioni fiscali.

Selezioniamo gli editori
Diciamo subito, che è buona norma non trascurare nessuna possibilità: l'unico editore che decidete di non contattare potrebbe essere proprio quello che vi avrebbe pubblicato! Per intenderci, un'azione seria coinvolgerà diverse centinaia di editori.
Consiglio di suddividere gli editori secondo le modalità preferibili per il contatto.
Ci sono da fare considerazioni economiche, di tempo e di efficacia. I tre metodi di contatto sono ovviamente la lettera postale, il fax e l'e-mail, nell'ordine dal più costoso al più economico, ma anche dal più lento al più veloce, ed infine dal più tradizionale al più innovativo.
La lettera postale,  va utilizzata per contattare gli editori più grossi e tradizionali: il fax o l'e-mail potrebbero andare persi in questo tipo di case editrici, o  fermarsi sulla scrivania sbagliata. Inoltre, dopo l'indirizzo, indicate sempre "All'attenzione del Direttore Editoriale" e, se disponibile, aggiungetene anche il nome!
Il fax può essere utilizzato con successo per la maggior parte dei piccoli editori. Se il numero di telefono coincide con quello di fax poi, potete star certi che i vostri due fogli finiranno nelle mani giuste.
L'e-mail, infine, va utilizzata se quel canale di comunicazione con l'editore è stato già provato in altre occasioni, o quando l'indirizzo di posta elettronica indicato è quello "personale" del Direttore Editoriale, o infine nel caso in cui sia disponibile un sito web della casa editrice.

Vendere il proprio libro
Per quel che riguarda la distribuzione e la promozione, problemi di tutti gli scrittori e di tutti gli editori, armatevi di coraggio e faccia tosta: prendete contatto con le maggiori agenzie di distribuzione e negoziate, perché il vostro libro sia presentato nelle più importanti librerie italiane.
Tenete presente che i distributori prendono il 50–60% del prezzo di copertina, mentre i librai si fanno fare uno sconto del 30–40%: pensateci e, se è il caso, preferite la distribuzione on line. E  martellate i giornali, le riviste, le radio e televisioni di tutta Italia con le segnalazioni del vostro libro.
Non ottenete nessun risultato? Allora mettetevi a vendere voi stessi il vostro libro.
Prendete contatto con centri culturali, biblioteche, aziende di promozione turistica e organizzate serate di presentazione del libro con annessa conferenza–dibattito, caffè letterari e, vendete ai presenti copie del vostro libro.
In poche parole, dovete trasformarvi nell'editore, nell'ufficio stampa, nell'agente letterario, nell'editor e perfino nel libraio di voi stessi, tutto in una volta: lavoro lungo, paziente, difficile e ingrato.

Proteggi i diritti d'autore
Ecco come fare. Le possibilità per proteggere i propri diritti e prevenire eventuali problemi sono diverse. L'opzione classica è la registrazione presso la SIAE oppure presso un notaio. Un'alternativa economica è autospedirsi il romanzo tramite PEC o raccomandata. Inoltre a fini preventivi si può inserire nel manoscritto una nota su copyright e diritti d'autore.

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