A volte, quando pensiamo a piante particolari, che crescono in varie regioni d’Italia lontane, Sicilia o Sardegna per esempio, puo’ venirci la curiosità di poterle vedere ed ammirare anche qui da noi, a Sesto San Giovanni.
Almeno per una di queste piante cosi’ particolari la cosa è possibile da subito perchè una Quercia da sughero (o sughera) dimora da anni nel piccolo parco di Villa Mylius ed è facile localizzarla sulla sinistra del viale principale, poco prima del piccolo lago. La quercia da sughero, (Quercus suber L.) appartiene alla famiglia delle Fagaceae, ha un portamento arboreo e può diventare alta fino e oltre i 15 metri; è longeva e sempreverde.
Il sughero che riveste il suo tronco non è precisamente una corteccia, piuttosto si tratta delle cellule morte della corteccia che si accumulano mentre questa viene rigenerata, con una funzione di isolante per la pianta, a protezione sia contro il freddo sia contro il caldo e il fuoco. Già nel 1700 a.C., in Sardegna, ritrovamenti archeologici collegano il sughero alla civiltà nuragica e proprio in funzione di isolante, come dimostrerebbero i pezzi trovati incastrati fra i muri di alcuni nuraghi. La prima estrazione del sughero viene detta demaschiatura e il sughero estratto è chiamato sugherone o sughero maschio perché è molto grossolano, ruvido, screpolato e poroso. Le estrazioni successive avvengono ad intervalli di 9-12 anni e il sughero estratto viene chiamato gentile o femmina,perché leggero,compatto e uniforme.
Il gesto che porta alla decorticazione, viene effettuata contemporaneamente da due persone, chiamati “scorzini”, i quali, muniti di accetta o scuri, “sbucciano” la pianta con colpi precisi ma non troppo profondi, per non lacerare la parte riproduttiva detta “mammina”. Il periodo migliore per l’estrazione è compreso tra maggio e agosto.
E’ superfluo dire che la Quercia da sughero di Villa Mylius attende una vostra visita!