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Perché si dice freddo becco?

Sempre per te scriverò

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In questi giorni fa freddo davvero, tanto che lo avverto anch’io che di solito non sono molto freddolosa. Sarà l’età che avanza, chissà.
Quello che invece so con certezza è che, quando sento freddo, esclamo: ma che freddo becco fa!

Non so da quando lo dico, probabilmente da sempre. Alcuni dicono fa un freddo boia, altri fa un freddo cane, qualcuno addirittura dice che fa un freddo porco! Il mio preferito però rimane sempre quello: fa un freddo becco! E cosi’ a furia di dirlo e di ridirlo è inevitabile che mi sia chiesta: perché si dirà così? Da dove arriverà questo modo di dire?

La prima versione che ho trovato recita così:
si potrebbe immaginare che, quando fa molto freddo e ci avventuriamo fuori del tepore delle nostre case, ci sentiamo come aggrediti da un freddo pungente, paragonabile quasi al beccare di un uccello. La seconda versione racconta che nei tempi andati la popolazione fosse divisa in due classi sociali: la prima costituita da ricchi signori con castello e parchi immensi dove andare a cacciare selvaggina ed in modo particolare cervi. La seconda classe e miserrima classe invece, costituita da poveri contadini che non avevano mai abbastanza cibo per sfamarsi e che, in modo particolare, non riuscivano mai a mangiare carne.
Quando il grande freddo dell’inverno scoraggiava i castellani ad andare a caccia, con ambigua magnanimità, a volte concedevano ai contadini l’accesso ai loro boschi ed il permesso di cacciare i cervi (chiamati anche becchi).

Epilogo a sorpresa : mentre i contadini, entusiasti all’idea delle prede, si avventuravano nei boschi, i signori, anche loro entusiasti, si recavano a far visita alle mogli dei contadini! Poveri contadini, eh bèh, si bèh, ma poveri anche i cervi ....
Perché signori o contadini, erano sempre i cervi quelli che ci rimettevano la pelle e le corna.....

P.S. “Ma che freddo fa” cantava Nada una volta e chissà chi di voi se loricorda.

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