Poiché il turismo in Egitto versa in condizioni di crisi da qualche anno e per svariati altri motivi, mi sono trovata costretta a reindirizzare la mia vita di nuovo, ripartendo da Londra.
Ho pensato dunque che fosse opportuno salutarvi, ringraziarvi per avere letto le perle e i deliri che Dahab mi ha suscitato negli ultimi 9 anni e cercavo il modo di spiegare che il diario "Sempre per te scriverò", a lei dedicata - la comunità ideale per me e per tanti altri - non durerà per sempre, quando.... scopro che continua a perseguitarmi nei sogni, seguendo a creare mondi, quadri, visioni, suggestioni, messaggi, materiale da scrivere.
Che si tratti di un soggetto letterario, di un archetipo o di un vero gemellaggio tra me e questa terra non so. Quello che so è che un paradiso non è perduto fintanto che continua a creare e a seguirti. Non importa se in sogno o in veglia, non importa neanche se in vita o in morte della persona o del luogo, non credo in queste separazioni, non c'è soluzione di continuità tra queste dimensioni. Dahab mi parla ancora e mi sembrava carino condividere con voi il link a questo breve racconto surreale, che si può leggere come una favola o, per chi segue la storia recente del Medio Oriente, come qualcosa d'altro.
Presto l'uscita del libro "Nove anni in Sinai".
Grazie di tutto cuore e un carissimo saluto, a voi e a Sesto Daily News che mi ha ospitata; ci ritroviamo in rete, nelle foto e dentro i libri :-) .
Sonia Serravalli