Penelope...racconta PENELOPE!
Una ragazza emiliana, nata a CASTEL SAN PIETRO TERME (BO) una giovane donna come tante altre...Oggi si racconta per voi lettori di Sesto, in una intervista in esclusiva invece ci comunicherà parte dei suoi progetti futuri ed emozioni trascorse durante la sua infanzia...
Quando mi chiedono di raccontare della mia vita, la prima questione che pongo a me stessa è "ma che cosa racconto". Mi chiamo Penelope Landini e sono una ragazza Romagnola, nata a Imola il 14 dicembre del 1989. E se devo essere sincera, parlare della mia vita fino ad ora, non è mai stata una cosa che mi ha entusiasmato, perché non credo di avere una storia che merita di essere raccontata, di più, rispetto a quella di qualsiasi altra ragazza della mia età . Tuttavia mi stuzzica l'idea che le mie esperienze possano, anche solo in una minima percentuale, essere utili a qualche altra persona nel mondo.
Fosse anche solo una. Mi darebbe gioia.
Partiamo dal presupposto che qualsiasi talento o capacità che si ha nella vita, secondo il mio punto di vista, nasce in tenera età . Non veniamo al mondo con già scritto nel DNA che cosa saremo in grado di fare da grandi o in cosa saremo talentuosi. Quando nasciamo, siamo come dei blocchetti di creta, uguali e che si assomigliano tutti. Poi ad un certo punto arriva una mano speciale, che inizia a modellare ognuno di questi, dandogli la forma desiderata e nessuno sarà mai uguale ad un altro. Lo stesso procedimento capita nell'essere umano.
Nasciamo tutti uguali e poi tra i 3 ed i 5 anni succede qualcosa, arriva una mano invisibile che ci porta ad essere attratti da un'esperienza visiva, che ci modella perfettamente, iniziando a stimolare in noi, già da molto piccoli, dei gesti, delle parole, dei movimenti, dei gusti che poi in seguito, si riveleranno nel nostro vero talento. Ricordo quando arrivò il mio momento. Ero piccola e avrò avuto più o meno 5 anni. In televisione vidi la pubblicità di Vaporex Forno che parlava della quotidianità di una famiglia, e la sorellina piccola, ad un certo punto, con l'intenzione di prendere in giro la sorella maggiore che non voleva mangiare troppo per paura di ingrassare le disse queste esatte parole "Fa la dieta, vuole fare la modella!!"
Nella mia testa si accese quella fatidica lampadina che mi illumina ancora oggi. Sono cresciuta e in attesa di aver l'età giusta per potermi gettare a capofitto nel mondo della moda, mi interessai ai concorsi di bellezza, e questo grazie ad un aneddoto di alcuni anni dopo. Avevo 11 anni. Non li dimostravo per niente e molto spesso le persone a cui dicevo la mia età stentavano a crederci. Mi trovavo nel centro commerciale della mia città , Imola, con la mia mamma a fare la spesa e mi si avvicinarono 2 ragazze molto belle, alte, slanciate, truccate, che mi chiesero "ciao, vuoi partecipare a Miss Italia?" e io con voce quasi dispiaciuta, risposi loro "..e ma io ho 11 anni!". Stupite, salutarono me e mia madre e ripresero la loro ricerca. Ero troppo piccola per partecipare a quel concorso. Due anni dopo la mia prima sfilata di moda. Avevo 13 anni. A 15 anni entrai nell'agenzia di moda che mi seguì fino ai 19 anni, la Collection di Bologna. E poi a 16 anni partecipai al concorso di Miss Mondo Italia, dove lo stesso anno mi piazzai al 6° posto con il titolo di Miss Mondo Italia Simpatia.
Faccio un passo indietro. Tuttavia, dopo il mio primo anno da modella, mi resi conto che non mi bastava indossare abiti e camminare ancheggiando e fissare negli occhi tutti coloro che mi osservavano su una passerella. Io potevo e volevo fare di più. Io potevo trasmettere qualcosa a quella gente attraverso la mia camminata, i miei movimenti, il mio sguardo. Da lì la scelta di affacciarmi al mondo straordinario e maledettamente affascinante del Teatro. Per me era diventata una droga, un'ossessione, a tal punto da stare male se mancavo a una lezione del laboratorio della scuola. Certo, naturalmente come tutte le ragazze della mia età andavo anche a scuola e frequentavo il 1° anno del liceo Linguistico di Imola.
Non mi ha mai spaventato l'idea di aver fatto una scelta diversa da quelle delle mie coetanee. L'idea di andare a scuola e contemporaneamente di lavorare come indossatrice con importanti case di moda non mi preoccupava. Decisi di buttarmi su altro rispetto alla discoteca, ai pomeriggi nel Centro Commerciale e purtroppo allo studio stesso. Nel 2008 venni ammessa alla Scuola di Teatro Colli a Bologna, un'Accademia di Teatro. La gioia mi assalì quando mi giunse la telefonata della segretaria che mi disse che ero fra i 30 ragazzi che avrebbero frequentato l'anno. In quel periodo mi resi conto di quanto l'arte teatrale facesse parte di me, della mia indole e della mia persona. Un anno che ricorderò per tutta la mia vita per gli insegnamenti ricevuti, per le persone conosciute e per l'esperienza personale. Ma solo un anno. Non arrivai mai a frequentare il secondo anno perché questa passione travolgente per tutto quello di cui mi ero circondata, la moda, il teatro, le serate in centro a Bologna, un'infatuazione maniacale verso una persona, mi fece perdere il controllo e quindi dimenticare quelli che dovevano realmente essere i miei doveri.
Non sono stata costante con lo studio, non sono riuscita a dedicare dei momenti precisi alla mia preparazione didattica per gli esami dell'accademia e mi sono persa per strada. L'anno dopo presi la fatidica ed indispensabile decisione di trasferirmi nella città magica. Il 28 ottobre 2009 partii per Roma, dove mi aspettavano altri amici con i quali per alcuni mesi condivisi un appartamento. La permanenza a Roma durò 2 anni e mi portò a vivere realmente il sogno di fare l'attrice. Ho girato SPOT TELEVISIVI (WIND 2009 - TANTUM ROSA 2009 - PHILADELPHIA 2010 - VODAFONE 2010/2011) e ho interpretato dei piccoli ruoli in alcune FICTION (ATELIER FONTANA 2010 - CHE DIO CI AIUTI 1 - LA GRANDE FAMIGLIA 1 - ECT.), oltre ad aver continuato col Teatro interpretando il ruolo di Maria Maddalena nel Musical "Maria di Nazareth - una Storia che Continua" e della cooprotagonista in Commedia Moderna al fianco di Massimo Bonetti al Teatro Belli a Trastevere.
Roma è la Citta dei sogni, è la città che ti permette tutto. Quando passeggi per le vie di Roma ne percepisci la storia, la magia e le opportunità . Ed io, piccola ragazza di 20 anni che, con tanta ingenuità , partii alla volta della città Eterna da un paesino dell' Emilia Romagna con al mia valigetta vuota di esperienza ma stracolma di sogni, desideri e voglia di rovesciare il mondo intero, non potevo nemmeno immaginare che cosa volesse dire affrontare ogni giorno la vita di un aspirante attore. Le mille porte chiuse in faccia perché non hanno tempo di ascoltarti o di provinarti, i "no" detti perché c'era qualche altro con una spinta maggiore che ti passava avanti, le fughe dalle feste dove con tanta semplicità ti offrivano della cocaina, un rapporto sentimentale molto turbolento e le maschere sul volto con cui molti devono sopravvivere.
Decisi di lasciare Roma 2 anni dopo, perché mi innamorai di colui che oggi è il mio compagno di vita e da cui ho avuto il mio bellissimo bimbo di 2 anni che si chiama Diego. Sono tornata così nel paesino dell'Emilia Romagna, ma non me ne andai perché avevo timore di quella vita o della scelta di cosa sarei riuscita a fare oppure no. Ma c'era un potere dentro di me ancora più grande di del teatro, della moda, della carriera, del morboso bisogno di emozionare attraverso la mia arte. L'amore. Il bisogno di avere accanto qualcuno che mi amasse e mi capisse. L'avevo trovato. E me ne andai. Oggi io sono una mamma, una lavoratrice, una casalinga, una compagna e una soprattutto una donna che come tante non può permettersi di lasciare un lavoro sicuro, come quello che fortunatamente ho, per tornare a sognare come quando avevo 20 anni, ma la fiamma c'è ancora e ha ricominciato ad ardere. E poi ho solo 24 anni!!
L'Intervista
Quando ti sei accostata per la prima volta al mondo "artistico"?
Secondo me il termine "mondo artistico" è abbastanza generico in quanto il mondo dell'arte si distingue in infiniti settori. Pero ora mi concentro solo su uno dei settori che ho scelto. Il Teatro. Avrò avuto 5/6 anni e dopo aver udito la frase detta da una bambina in una pubblicità televisiva mi si è aperto un mondo. Sono sempre stata una ragazza abbastanza espansiva, per niente timida e molto disinvolta. Ricordo quando ha 7 anni obbligavo i miei genitori e i loro amici a fare da pubblico agli spettacolini che facevo in casa con il classico lenzuolo che appeso ai lampadari faceva da sipario. Che ridere. Il Teatro però arrivò nella mia vita ufficialmente all'età di 14 anni, quando andavo al Liceo. Come passatempo frequentavo tutti i venerdì pomeriggio il laboratorio teatrale della Scuola. Tutto partì da lì, e a distanza di 10 anni dal mio primo spettacolo nel Teatro Comunale di Imola, mi sono trovata lo stesso giorno a portare i ragazzi di quello stesso laboratorio che frequentavo anche io, in Teatro con uno spettacolo, diretto da me. Il 21 maggio di quest'anno ho festeggiato i 10 anni da teatrante. Wow! Anche la moda mi ha accompagnato per un periodo della mia vita abbastanza lungo. Dai 15 ai 19 anni. Mi ha insegnato tantissimo l'attività di modella, come mi ha insegnato tanto il Teatro.
E oggi, cosa ti spinge a continuare questo percorso?
Vorrai dire, "cosa spinge un artista a non fare a meno della sua arte". I percorsi di vita di una persona, secondo me possono subire delle variazioni o dei cambi di direzione. Io sono diventata improvvisamente mamma da 2 anni di un bambino stupendo di nome Diego e penso che tutta la mia vita, tutto quello che ho fatto, tutte le esperienze sia positive che negative vissute fino a quel momento, siano servite affinché potessi diventare una donna migliore. Una donna capace di comportarsi in qualsiasi situazione, forte nel subire cattiverie e ingiustizie. Capace di crescere un figlio con la consapevolezza che, forse, non avrei mai più potuto vivere il mio sogno di diventare un'attrice professionista. Mio figlio è la mia gioia e la mia ragione di vita. Ma il teatro e la recitazione sono la mia passione e non potrei mai farne a meno.
Chi ringrazieresti per il successo ottenuto?
Intendiamoci, io per successo intendo "la soddisfazione di aver raggiunto degli obiettivi" e io purtroppo di obiettivi nella mia vita ne ho raggiunti pochi. Ma sicuramente dei ringraziamenti sono doverosi. Primi fra tutti ringrazio i miei genitori che sono i miei angeli custodi. Li ringrazio perchè sono stati, sono e saranno per sempre i mie primi sostenitori. Se non avessi avuto sempre il loro appoggio, anche quel poco di esperienza nel teatro e nella moda non me la sarei mai potuta permettere. Poi ringrazio di cuore il fotografo Imolese Marco Isola per essere stato il mio primo vero "manager" iscrivendomi personalmente al mio primo Concorso di Bellezza a 15 anni, dal quale ho imparato l'arte della sfilata, del portamento e dell'interpretazione fisica. Ringrazio la professoressa e coreografa Alessandra Scardovi e l'attore e regista Imolese Filippo Nanni per avermi dato la possibilità di imparare e innamorarmi dell'arte Teatrale. Ringrazio la mia Hair Stylist da 10 anni Isabella Lavermicocca. Ringrazio l'agenzia di Moda Collection di Bologna. Ringrazio la mia prima agente di Cinema Emanuela Corsello che fu la prima persona a puntare su di me, ad accogliermi e proteggermi a 19 anni quando mi trasferii a Roma. Ringrazio tutte le persone che mi hanno criticata e che mi criticano, che mi hanno giudicata e che mi giudicano senza cognizione di causa, che mi hanno usata per i loro secondi fini e che mi hanno fatto del male perchè, senza la loro presenza, io non vedrei brillare la luce di coloro che in realtà mi vogliono davvero bene. In ultimo ringrazio il mio compagno Gianluca e il mio bimbo Diego per esserci.
Un aneddoto che mentalmente non ti lascia…
Il mio primo SPOT TELEVISIVO. La giornata trascorsa a Bologna in Piazza Santo Stefano per girare lo Spot della Wind con il trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo. Ero l'unica attrice co-protagonista dello spot. Io con loro 3. Era Maggio del 2009. La mattina alle 6 sono arrivata sul set. Dopo avermi offerto un buon caffè caldo, mi hanno portata nei camerini per truccarmi e vestirmi per il ruolo che avrei dovuto interpretare. Nello spot ero l'infermiera che massaggiava le gambe di Giovanni prima della partenza per le vacanze in bicicletta con Aldo e Giacomo. E' stata una giornata interminabile ed ho un ricordo bellissimo dei 3 comici, soprattutto di Aldo e di Giovanni che con tanta gentilezza si intrattenevano a scambiare 2 chiacchiere con me nelle pause tra una scena ripresa e l'altra. Giacomo era altrettanto simpatico ma preferiva leggere il suo giornale in pace. Il tutto si concluse la sera, che fui invitata dalla produzione a mangiare con loro in un'Osteria nel centro di Bologna. Me lo ricorderò tutta la vita.
Parlami del tuo ultimo "progetto"
L'ultimo progetto a cui ho lavorato si chiama "Teatro Corpo e Motricità " di cui fa parte il laboratorio Teatrale del Liceo Linguistico Alessandro da Imola, per il quale sono stata contattata con il ruolo di Regista assieme ad un'altra magnifica donna, cantante professionista e vocal coach Marika Luppino. E' stato un lavoro faticoso, difficile ed impegnativo. Il progetto era incentrato sul far conoscere ai giovani l'attività teatrale come svago e lavoro su se stessi. L'idea era anche di realizzare uno spettacolo finale che mettersse in evidenza gli insegnamenti e l'apprendimento dei ragazzi. Così il 22 e 23 maggio di quest'anno debuttò Mary Poppins. E' stata una soddisfazione incredibile vedere 140 ragazzi dai 14 ai 19 anni che, con tanta energia e voglia di fare, hanno avuto il coraggio di mettersi alla prova e, attraverso i miei consigli e direttive, sono riusciti a portare in teatro uno spettacolo di 2 ore come fanno i professionisti. Straordinaria esperienza che rifarei subito.
Per realizzare il tuo sogno, con quale autore o regista vorresti lavorare?
Dunque, se dovessi volare alto direi questo. Ci sono due registi di fama mondiale che a me sono entrati nel cuore per motivi diversi. Uno è il grandissimo Steven Spielberg, perchè con il suo E.T. prima mi terrorizzò a morte 8 anni e poi mi entrò nel cuore, e poi parliamo di una persona che ha vissuto la sua carriera di massimo splendore negli anni 70 ed 80 che furono anni incredibili anche per il cinema. E l'altro è Gabriele Muccino, primo perchè sua figlia si chiama Penelope come me e in seguito perchè è un'eccellenza italiana ed è riconosciuto all'estero come un bravissimo regista. Se dovessi sognare ma con i piedi per terra, ti dico che sarei onorata di lavorare di nuovo con Riccardo Milani, con cui già collaborai in "Atelièr Fontana" e "La Grande Famiglia" e con il mio grandissimo amico e regista Vito Pagano, che mi scelse per un ruolo nel suo film "Amigdala" che uscirà la prossima primavera.
Definisciti in tre parole.
Gioiosa. Sognatrice. Emozionante.
Se tornassi indietro cosa non rifaresti?
Non ho remore. Tutte le scelte che ho fatto nella vita, sia positive che negative, mi hanno portata ad essere quella che sono. Con i miei pregi e soprattutto con i miei difetti. E sono contenta di essere quella che sono oggi.
Cosa consiglieresti ai giovani che si vogliono accostare al mondo del Teatro/Cinema?
Posso dire loro, prima cosa, di studiare. Senza lo studio non si arriva a nulla. Ma soprattutto siate bramosi di conoscenza, verso qualsiasi cosa. Siate curiosi di qualsiasi oggetto, persona, comportamento, parola. Più conoscenze si hanno, più si ha una cultura generale, più l'attore potrà permettersi di essere chiunque vuole... perchè SA essere chi vuole. Naturalmente bisogna essere persone ribelli e sicure di quello che si vuole. Darsi un obiettivo chiaro e seguirlo, consapevoli però questa strada porterà loro per la maggior parte dei casi delle porte in faccia, dei "no", l'incontro con persone molto sbagliate ma soprattutto di persone false e cattive che se ne approfitteranno della vostra passione.Importantissima è anche la famiglia. Siate accanto ai vostri figli, con silenzio senza giudicarli.
Un pensiero a...................
....a tutti quegli uomini, quelle donne e qui bambini che muoiono ogni giorno nella striscia di Gaza. Spero che finisca presto. Mi fa male. Arrivederci.
Ringraziamo Penelope dandole appuntamento sempre qui su Stelle di Giorno, per un'altra intervista, un'altra emozione!
Spot con Penelope Landini