Cari Lettori, vi presento: Lucio Laugelli
Nasce ad Alessandria il 26 settembre 1987.
Si diploma presso il Liceo Classico “Plana” di Alessandria.
Ha l’idea (che realizza con gli amici di sempre) di fondare una rivista on-line supportata da un’omonima associazione culturale, nasce così Paper Street. 2008 Inizia a collaborare con Radio Gold (emittente radiofonica piemontese) e Nonsolocinema.com (rivista di Venezia).
Per promuovere e mettere in evidenza maggiormente il progetto di Paper Street idea e co-dirige un concorso nazionale per band emergenti: Morning Glory. 2009 Fonda la casa di produzione cinematografica indipendente Middle Crossing.
Nello stesso anno inizia a girare i primi audiovisivi. 2010 Diventa giornalista iscritto all’albo dei pubblicisti. Si laurea a pieni voti presso l’Università di Bologna, Facoltà di Lettere, indirizzo Dams Cinema. Il titolo della tesi è: “Il ruolo del caso nel cinema di Woody Allen”.
Effettua un tirocinio di tre mesi presso gli studi Mediaset di Cologno Monzese. 2011 Diventa il vicedirettore della webzine toscana 4rum.it. 2012 Esordio letterario con "L’isola di Nero" edito da Tindari Edizioni.
Si laurea a pieni voti allo IULM di Milano, indirizzo "Tv, cinema e new media". Inizia a collaborare con lo Studio Prodesign di Sergio Pappalettera. 2013 Fonda lo Stan Wood Studio. 2014 Esce il suo primo film girato con budget
"Ancora cinque minuti" e il progetto fotografico "Spacciatori di punti di domanda": entrambi i lavori gli danno visibilità nazionale conquistando le pagine di Panorama, Wired, Rolling Stone, Il Fatto Quotidiano e La Stampa.
L'Intervista
Quando ti sei accostato per la prima volta al campo artistico?
Non c'è una data precisa in cui ho cominciato, diciamo che durante i tempi dell'università ho iniziato a sporcarmi le mani e a girare i primi audiovisivi. Comunque fin dalle scuole medie, come molti altri ragazzini, mi divertivo a giocare con la telecamera di qualche genitore filmando, con compagni di scuola, robe a caso...che poi il malcapitato/a nonno/a o zio/a doveva sorbirsi facendo finta di apprezzare.
Cosa ti spinge a continuare questo percorso?
Oggi mi divido tra i video commerciali/promozionali (che sono quelli che mi danno da vivere) e il percorso artistico...quest'ultimo mi dà tutta l'energia di cui ho biosgno per continuare ad andare avanti nel campo dell'audiovideo e vedere cosa c'è all'orizzonte.
Chi vorresti ringraziare per il successo ottenuto?
Il successo è ancora una chimera lontana, per quel che riguarda, invece, qualche buon risultato e traguardo raggiunto la lista è lunghissima. Se proprio devo fare dei nomi ti dico gli amici e collaboratori che han lavorato con me fin da quando c'era solo una telecamera e un treppiede quindi Giovanni Pesce, Giacomo Lamborizio e Francesca Zanin (che si occupano, ora, dell'organizzazione di produzione dei miei lavori e sono sempre stati fondamentali), Luca Robotti, Michele Puleio e Giulia Penna (che hanno prestato i loro volti ai miei personaggi, fin dall'inizio) Giacomo Franzoso (che cura le mie colonne sonore da quando ho cominciato) e, infine, Federico Braconi a cui faccio sempre leggere soggetti e sceneggiature (so che non ha problemi nel dirmi che sono terribili, eventualmente). La lista potrebbe proseguire, mi limito a chi c'era, fin dal principio...sennò divento la Carrà che presenta "Carràmba che sorpresa!".
Un aneddoto che mentalmente non ti lascia...
Quando a Bologna, nel 2006, in cineteca, c'era Mario Monicelli...stava seduto lì, a pochi metri da noi, e parlava con quel suo modo molto semplice e schietto, come se non fosse uno che ha cambiato le regole del gioco, al cinema.
Parlaci del tuo ultimo progetto...
L'ultimo mio film breve (ma anche il primo realizzato con un budget) si intitola "Ancora cinque minuti", guardatelo...è su panorama.it e, ovviamente, sul tubo!
Se potessi realizzare il tuo sogno con chi vorresti lavorare?
Mi piacerebbe lavorare con Nanni Moretti, Paolo Sorrentino, Daniele Luchetti...solo per citare dei registi italiani di cui sono innamorato, da che ho memoria. Ma sarei talmente teso che probabilmente finirei come Peter Sellers in "Hollywood party": farei più che altro dei disastri e verrei allontanato in breve tempo dal set.
Tre parole per descriverti.
Caparbio (spero), multitasking, impaziente.
Se potessi tornare indietro, cosa non rifaresti?
Ci sono talmente tante cose che non rifarei che avrei bisogno di un e-book per contenerle tutte!
Quale consiglio ai giovani che vogliono accostarsi al mondo del cinema?
Ho 27 anni fra qualche giorno, quindi non ho ancora l'esperienza e la professionalità per consigliare qualcuno meno giovane di me...se però avessi un fratello minore che vuole studiare qualcosa che ha a che fare con il mio campo, direi solo: "a meno che tu non voglia fare la carriera accademica (e allora scappa dall'Italia) non concentrarti troppo sugli esami...laureati il più in fretta possibile senza fissarti sulla media: cerca di fare tanta pratica, con i mezzi e le persone che hai vicino a te. E se non sei soddisfatto dei tuoi lavori: meno male. Continua. Riparti."
Un pensiero a...........................
Dipende dal giorno...la domenica il primo pensiero è rivolto al mio capitano, Francesco.
Ringraziamo Lucio e gli diamo appuntamento sempre qui su Stelle di Giorno per un'altra intervista, un'altra emozione