Si definisce la "pecora nera della famiglia"...ma il suo popolo di Fans lo reclama come "The ShowMan". E' Vito Brusca, l'Artista poliedrico più conosciuto d'Italia, in cinque parole : For Once In My Life! Qualsiasi spettacolo lui realizzi può contare in un "Sold Out"...provare per credere!!! Si prefigge: Catania, Milano, Roma... ma il suo sogno è l'America!
Per voi lettori di Sestodailynews un'intervista in esclusiva per conoscere l'animo sensibile di questo artista dalle molteplici "facce"!
L'Intervista a Vito Brusca.
Quando ti sei accostato per la prima volta al mondo "Artistico"?
Giovanissimo, in modo del tutto inconsapevole e naturale, a soli 10 anni senza mai poter lontanamente immaginare a cosa avrebbe potuto portarmi. Tutto cominciò perché un mio zio mi regalo una tastiera per la mia prima comunione, non mi staccai più da li… e la prima cosa che suonai senza mai avere visto una tastiera fu la colonna sonora della pasta barilla dei tempi… li i miei capirono che ero portato e mi fecero studiare da subito pianoforte.
E oggi, cosa ti spinge a continuare questo percorso?
L’amore smisurato verso ciò che faccio, dal di fuori può sembrare tutto facile ma non è così… Dietro ad ogni spettacolo, ad ogni artista c’è tanto duro lavoro e a me in questo ambito anche la cosa più difficile, lo studio, le dure prove ecce cc. Non mi sono mai pesate… quando devo andare a prendere il pane al panificio dietro l’angolo, prendo la moto.
Chi ringrazieresti per il successo ottenuto?
Prima di tutto il pubblico, molti artisti quando diventano importanti rinnegano chi li ha resi tali… Un artista senza il suo pubblico, senza i suoi fans è come un grande chef senza ingredienti, senza cucina. Questo bisognerebbe ricordarlo a vita con tutti i pro e i contro che la popolarità scaturiscono. Poi tutta una serie di persone…. a volte persone importanti che hanno creduto in me, come quello che ormai io chiamo lo Zio Aldo Morgante proprietario e direttore del Teatro al Massimo, chi ha creduto in me portandomi a Miami a presentare un festival del cinema, Ma anche tutti coloro che non ci hanno mai creduto, o hanno tentato di fermarmi… perché anche grazie a loro ho avuto ancora più grinta e voglia di fare!
Un aneddoto che mentalmente non ti lascia…-
Parlami del tuo ultimo "progetto"
Dopo il precedente spettacolo prodotto dal teatro al Massimo, con il quale il teatro più importante della città con i suoi 980 posti ha fatto 4 date in sold out “FOR ONCE IN MY LIFE” Spettacolo meraviglioso, ma quasi impossibile da portare in giro, per il periodo di crisi che l’Italia sta attraversando e per i costi esageratamente elevati, tenendo conto del cast composto da 16 ballerini, 12 musicisti, protagonista, tecnici, e macchinisti, ho voluto pensare ad un varietà ridottissimo, ma ugualmente divertente, frizzante e coinvolgente, ho pensato a lungo prima di sceglierne il tema… Volevo scrivere qualcosa che potesse coinvolgere tutti quanti, far in modo che ognuno potesse rivedersi in ciò che narro, canto e ballo. Ed ecco l’idea interamente depositata in siae, titolo, marchio, monologhi e struttura: “MATRIMONI & TRESCHE dal pigiamone al burlesque" Un Varietà Comico Musicale, Ideato, Scritto, Prodotto e Diretto da Vito Brusca. Finalmente giunto in scena ad agosto, divertente e coinvolgente spettacolo che descrive l’INVOLUZIONE del rapporto di coppia con alcune delle domande che tutti ci facciamo, alle quali tenteremo di dare delle risposte: -Come cambiano le donne dopo il matrimonio? E gli uomini invece? -Perché gli uomini non hanno mai comprato un orologio biologico? -E soprattutto, cosa porta un uomo a trovarsi l’amante quando potrebbe vivere meglio trovandone uno alla moglie? Il rapporto di coppia, dal fidanzamento al matrimonio, dal tradimento, alla trasgressione, fino ad arrivare alla routine della trasgressione. Novanta minuti di varietà comico che tra sketch, musica, danza, burlesque e monologhi brillanti è stato pensato per divertire il pubblico coinvolgendolo, rendendolo protagonista e soprattutto consapevole e cosciente, ma col sorriso sulle labbra, delle tante angherie che il matrimonio costringe a subire senza nemmeno rendersene conto!
Per realizzare il tuo sogno, con quale autore vorresti lavorare?
Ho già degli autori molto bravi… non tanto per ciò che scrivono, quanto per come riescono a capire chi sono, cosa penso, come penso e cosa voglio… credo che la bravura di un autore sia proprio entrare in sintonia con l’attore. Dovendo fare un nome importante, possi dire che ne stimo diversi Riccardo Cassini, Federico Taddia, ma quello in assoluto stimo di più è: Mario Scaletta, autore di Brignano, bravissimo attore, originale autore, ed eclettico, professionale e fantastico regista, ma soprattutto persona meravigliosa, vera, sincera ed umile, come molti “Grandi” con il quale molto probabilmente cominceremo un percorso lavorativo, se non avrò l’onore di averlo come autore, magari come regista, consigliere, amico o padrino artistico. Mi va bene qualunque sia il ruolo che vorrà concedermi.
Definisciti in tre parole.
Carismatico, poliedrico, genuino.
Se tornassi indietro cosa non rifaresti?
Rifarei quasi tutto, anche le cose che mi hanno fatto soffrire, perché la vita è un percorso che va vissuto, durante il quale avrai esperienze positive per un buon 20%, ma soprattutto negative per l’80, ma saranno proprio quelle che ti insegneranno, ti formeranno portandoti a crescere, ed essere una persona migliore. Credo che tutto abbia un senso per arrivare ad un buon risultato finale.
Cosa consiglieresti ai giovani che si vogliono accostare al mondo dello "spettacolo"?
Di non accostarsi a questo mondo per diventare famosi, per fare il grande fratello, o amici… Non è questo il meraviglioso mondo dello spettacolo, quella è soltanto un’industria per far fare soldi a grandi produzioni, alle televisioni ecc. Non è la popolarità che bisogna cercare, e soprattutto non sono quelli che vediamo giornalmente “idoli” “modelli” da imitare, ma tristemente, lo vedo anche sulla mia pelle… se non sei in tv, è difficile che la gente venga a vederti a teatro, che qualcuno compri il tuo spettacolo, viviamo in un paese, dove conta più l’apparire che l’essere, il nome piuttosto che la qualità di uno spettacolo. Nonostante sia difficile, io ho sempre preferito costruire duramente la mia immagine conquistando il pubblico spettacolo dopo spettacolo, persona dopo persona, come ha fatto un Brignano, piuttosto che far parte di un reality vuoto, volgare, squallido e privo di contenuti. L’unico reality che farei sarebbe “l’isola dei famosi” ma soltanto perché mi darebbe visibilità facendo qualcosa che amo… stare a contatto con la natura e per la voglia di mettermi in gioco, su sfide serie. Questo è un magnifico lavoro che può essere fatto soltanto per stare bene con se stessi, donando la propria arte al pubblico e soltanto se c’è una forma infinita di amore verso tutto ciò da esser pronti a sacrificare tutto il resto, compreso te stesso, e una vita “normale”.
Il primo pensiero rivolto a..........
Ecco che piango come un bambino ogni volta che tratto questo argomento, Il primo e l’ultimo pensiero è sempre rivolto a lui. Mi dispiace chiudere questa intervista in modo triste, avrei preferito lasciarvi un sorriso, ma non posso fare a meno che rispondere: MIO PADRE, che purtroppo non c’è più, con il quale da giovanissimo, per anni ho avuto liti burrascose, perché per il mio bene voleva vedermi “sistemato”, impiegato, che, anche se per fortuna poi crescendo ha capito quanto amavo il mio mondo, aimè non è riuscito più ad attendere e a vedere i risultati che ho ottenuto: Avrei tanto voluto mi avesse visto su quel palco del teatro al Massimo con i miei 16 ballerini e 12 musicisti. Ti amo papà.
Questo è Vito Brusca!
Lo showman Brusca, in una produzione del Teatro al Massimo, in un varietà di tutto rispetto per festeggiare il ventennale del teatro con 3 spettacoli in SOLD-OUT.
http://www.youtube.com/watch?v=PSUh95vxXig ShowReal 2013.