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Assassini del Pop: Dal 2012...un trio...pop rock con elementi di disturbo!!

Dopo Canzoni Storte...un nuovo disco, una bomba ad orologeria!!!

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Gli Assassini del Pop nascono nell'ottobre 2012,dall'unione di Giovanni “Biluè “ D'Iapico (voce,tastiere) e Francesco Lenzi (chitarra),al quale si aggiunge subito dopo Don La Fleur (batteria)...Il genere proposto dal gruppo non è facilmente etichettabile,il trio si definisce “killer indie” oppure “pop rock cantautorale con elementi di disturbo”.

Nel dicembre 2013-dopo varie collaborazioni e videoclip-esce il loro primo album,”Canzoni storte”,a cui seguono l'anno dopo,svariate partecipazioni a compilation della scena alternativa italiana. Attualmente,gli Assassini stanno lavorando al secondo disco,oltre a portare in giro il tour acustico legato a “Canzoni storte

..... Intervista al Gruppo:

1) Quando avete cominciato a seguire la vostra attività artistica?

Giovanni: dal canto mio dall'età di dodici anni, con gli Assassini del Pop dal 2012.

Don:Fin da bambino ho desiderato di seguirla, non smetterò mai.

Francesco:Ho iniziato all'incirca verso l'adolescenza “ufficialmente”. “Non ufficialmente”,sono sempre stato appassionato di musica,fin dall'età dei 6 anni,in quanto già a quell'età “tambureggiavo” sugli scatoloni....”Ufficialmente” suono la chitarra da quando ho 12-13 anni,più o meno....Anche io sono negli Assassini del Pop dal 2012,ma prima ho fatto parte di innumerevoli band,diciamo dal 1993 ad oggi...anche gli altri hanno fatto parte di altre band prima,Giovanni era abbastanza noto come solista nell'underground “internettiano” (lo è ancora,in verità).

2) Cosa vi spinge a continuare questa passione?

G: per quanto mi riguarda, non ne posso fare a meno. L'importanza è esistenziale.

D:: Il non averne mai abbastanza di fare qualcosa con passione.

F:L'esigenza di esprimerci,in primis. Abbiamo delle cose da dire,e lo facciamo,nel bene o nel male;per noi suonare e comporre,è come respirare....Come ha sottolineato Giovanni:non ne possiamo fare a meno.

3) Il vostro primo giocattolo da bambino, qual è stato e quale pensiero vi viene in mente ricordandolo?

G: Avevo un pupazzo, ricavato dai ritagli di stoffa di mia nonna che era una sarta. Si chiamava Cicciolino, il nome sicuramente derivava dalla pornostar che era in voga a quell'epoca, suggerito sicuramente con malizia da qualcuno più grande di me. Non so perché mi venga in mente, mentre un altro giocattolo è stato sicuramente l'organo Farfisa di mio padre.

D:Un pupazzo, facevamo le rockstar in giro per casa.

F:Onestamente,non mi ricordo benissimo-è passato un bel po' di tempo! Ma quasi sicuramente sarà stata qualche automobilina,le famose “macchinine” di fine anni '70....Ero fanatico delle macchine:ho sempre avuto il pallino del collezionismo,quindi avevo tutte queste bellissime automobiline matchbox e hot wheels...le ho ancora da qualche parte,nel garage! Ma potrei anche risponderti che uno dei primi giocattoli è stato il...mio primo mangiadischi! O la mia prima chitarra “finta”,non ricordo la marca,so solo che la mettevo al contrario,chissà perchè:la raspavo,più che altro,avrò avuto tre anni! Pensando alla mia infanzia,comunque,ho in mente solo ricordi felici,o quasi.

4) La prima parola che dite "a voce alta" appena svegli

F:Uffa,mi devo alzare!

G:Porcaputtanettardi.

D:Ho fame.

5) Ringraziereste qualcuno per il successo ottenuto?

G: Ringrazio Obama per averci dato una spinta importante nel nostro cammino.

D:Chiunque mi faccia credere di averlo, me compreso.

F:Successo è una parola fallace....Se si parla in termini monetari,noi siamo lontani dai “successi di cassetta”-come si diceva una volta...Ma se si parla del calore della gente a cui piace la nostra musica...Bè,sì,mi sento di ringraziare tutti quelli che amano la nostra musica:ce ne sono!

6) Cosa non rifareste "mai" se poteste tornare indietro?

G: Non rifarei l'Università, ma lavorerei come un ossesso.

D: Richiedetemelo alla fine.

F:Non rifarei di andare a lavorare in fabbrica a 17 anni;non suonerei a lungo in orchestre di liscio e gestirei meglio i rapporti personali con alcuni miei ex colleghi-musicisti,ed eviterei che alcuni di loro mi facessero perdere del tempo prezioso.

7) Mamma e papà, quanto hanno influito sulle vostre scelte da adulto?

G: i miei genitori sono degli eroi e li stimo con tutto me stesso perché mi hanno sostenuto nelle mie scelte da adulto, dandomi quella dose di saggezza e libertà.

D:Mi sono stati vicini durante le mie scelte,buone o meno buone.

F:I miei genitori mi hanno insegnato l'onestà e ad essere una persona vera,in pratica quello che sono oggi. Quindi li ringrazio:non mi hanno mai impedito nulla delle scelte che ho fatto,perfino quando ho sbagliato....Sono persone d'oro,e mi sopportano/supportano ancora.

8) La vostra città d'origine qual è e cosa ricordate di lei?

G: Sono nato a Comiso, in provincia di Ragusa, Sicilia...amo questa città anche se non ci ho mai vissuto. E' l'unica città della Sicilia che sento davvero mia, anche se ho passato l'infanzia a Vittoria, qualche chilometro più avanti.

D:Non è interessante la mia città d'origine quanto lo era come la vedevo io.

F:Sono nato ad Arezzo,in Toscana:vivo tutt'ora lì...o meglio in un piccolo paesino in provincia. Ho un rapporto tutto particolare con questa città:sinceramente non potrei vivere altrove,perchè penso sia uno dei migliori posti dove stare....E' un posto tutto sommato tranquillo,anche se ultimamente anche da noi sono successe brutte faccende.....Non saprei dirti se si tratta di un rapporto d'amore e d'odio;io sto molto bene qua,ricordi ne ho tanti e nessuno,anche perchè la vedo quasi tutti i giorni,la mia città....

9) Un pensiero a......

G: La gnocca si può dire in diretta?

D:Le cose importanti che, ovviamente, includono anche quella già nominata da Giovanni.

F:Un pensiero a tutte le persone care che non sono fisicamente presenti,ma che in qualche modo continuano a “viverci” intorno.

10)Ultimo progetto?

G.: No comment, scoprirete prossimamente perché.

F:Il nostro nuovo disco,quando uscirà,anche se non sarà certo l'ultimo,è per dire in “ordine di tempo”!!!!!...Sarà una sorpresa,una bomba ad orologeria:chi pensa a noi come quelli “ironici”,probabilmente rimarrà spiazzato! Non che l'ironia sia scomparsa dalla nostra musica-ma questo cd avrà anche dei momenti “diversi”:non mi sento di aggiungere altro.

D:Ultimo spero mai!Sono sempre attivo dentro qualche progetto.

 

Ringraziamo gli Assassini del Pop e diamo loro appuntamento sempre qui, su Stelle di Giorno, per un'altra intervista, un'altra emozione!

Di seguito l'intervista già pubblicata a Francesco Lenzi:

http://www.sestodailynews.net/rubriche/stelle-di-giorno--di-concita-occhipinti/1548/francesco-lenzi-e--gli-assassini-del-pop-la-band-

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