Ci appare davvero così, Alessandra, scalpitante mani e piedi, proprio come una bimba ribelle che non si accontenta della solita bambola, ma pretende "quella bambola"! Ma vediamo chi è Alessandra Casale!
Dopo essersi diplomata anche all'accademia d'alta Moda e' saltata con naturalezza dalle passerelle alle pastarelle e dalle fasce di Miss a... quelle del Dr Scholl's per il mal di schiena. E' stata ed è una professionista un po' anomala del settore dello spettacolo che non si prende troppo "sul serio". Meno male. La sua strada a' stata da subito il palcoscenico, passando per i teatri della scuola (la prima esibizione a 2 anni e mezzo) e poi via via per quelli dove un ignaro pubblico ha anche pagato il biglietto...E non ha rivoluto i soldi indietro! Apprezzata interprete di commedie brillanti ma con un talento "a tutto tondo" si è divertita con il Cabaret e a giocare con la TV gia' da giovanissima con incursioni in programmi Rai e Mediaset Voce di radiodrammi, disturbatrice radiofonica, doppiatrice di formiche animate, conduttrice di rassegne musicali e performer di burlesque quando le gira bene. Degusta pietanze (per diletto) e beve un sacco di vino rosso . Purchè ottimo. Se il "Sacro fuoco" dovesse spegnersi, voci di corridoio (lucidato con la cera Lux) riferiscono che Alessandra abbia in mente di aprire una Pizzeria al Taglio e chiamarla " La Sprecata ".
-Quando ti sei avvicinata per la prima volta al mondo artistico?-
"Mi sono avvicinata al mondo artistico da molto piccola pur non avendo genitori d'arte (almeno geneticamente). Da subito mi sono tuffata nelle atmosfere del varietà degli anni 70 nei quali mi sono accorta esistessero artisti poliedrici, trasformisti, con un talento che si rinnovava in ogni esibizione e manifestazione che fosse un monologo o un balletto o qualcosa che racchiudesse il meglio delle arti " da palco". Potrei citare Delia Scala , Monica Vitti, Goggi, Proietti e Carrà . Ma farei torto a Tognazzi, Vianello, Ferri e molti altri. In ognuno di loro ho trovato una briciola della mia personalità . Troppo? "me sa de sì..." Mi sono innamorata di questo tipo di suggestione e dell'effetto che suscitava in me. Rimasi ipnotizzata e puntando il ditino alla tv pensai "io voglio essere quello". Se fossi riuscita anche solo a ricreare il 50% di quell'emozione...Cavolo! Che mèta meravigliosa potevo sognare! Ancora idee confuse di bimba, ma chiaro il concetto finale."
-E cosa ti spinge a continuare questo percorso?-
"Oggi il mio "lasciare sempre la porta aperta all'arte" viene alimentato dalla passione e dalla curiosità . Dagli incontri che si fanno sopra e sotto il palco. Formativi anche umanamente. A dirla tutta è l'aspetto che nel corso degli anni noto, riflettendoci, che ha avuto peso maggiore, uniti ad incontri "privilegiati" con anime che hanno contribuito a fare grande la storia dello spettacolo Italiano. E...sì, la voglia di esserci, di sentire una risata, un "grazie" per aver regalato una serata o momento spensierato o intenso. Più di così? E a chi devo lasciare aperta la porticina se non all'arte? E intendo anche "fruita" perchè sono una divoratrice di teatro, musica, cinema... Bisogna respirare e godere di quella altrui, anche e soprattutto. Possibilmente senza un occhio troppo tecnico. Talvolta è un piccolo limite. Noto fin troppa "colleganza distruttiva" che non mi piace affatto."
-Chi ringrazieresti per il successo ottenuto?-
"Per quello che ho avuto, nel mio piccolissimo, ringrazio me stessa perchè ho solo e sempre contato unicamente sulle mie forze. Ma mi darei anche un bel ceffone. Forse per non essere stata tanto caparbia come avrei voluto e dovuto essere. Ci sono state circostanze difficili, vero, ma uno scappellotto non me lo risparmio, assumendomi la responsabilità di aver detto dei no, magari. Ciaff. Fatto."
-Un aneddoto che non ti lascia la mente...-
"Aneddoto. Uno brevissimo che però riguarda la mia giovinezza da modella. In un'occasione particolare feci disperare un noto truccatore "delle dive" perchè, durante una serata importante (ma importante!) riuscii a mangiare supplì mentre mi preparavano e imbellettavano al contrario delle altre modelle che sembravano impalate e non assumevano cibo e acqua per ore. Ebbe una crisi isterica e io mi allontanai correndo su tacco 12 con in una mano lo strascico dell'abito e nell'altra il supplì. Questa sono io." La cosa che ricordo con più piacere fu invece quando durante uno spettacolo bussarono alla porta del mio camerino in un piccolo teatro romano e mi trovai davanti Giuliana Lojodice. Pensai cercasse qualcun altro e avesse sbagliato strada ma prima che proferissi parola lei disse con voce impostata, seria seria :" Tu sei brava. Mi ricordi Barbara Straisand"! O era impazzita oppure pensava avessi talento. Io mi impegno da anni a credere sia stata la seconda."
-Con chi vorresti lavorare per ritenerti felice e soddisfatta?- "Grande onore e felicità sarebbe per me essere diretta dal maestro Gigi Proietti in teatro. E fare una bella serie tv con regia dei Fratelli Manetti, sono loro grande fan. Ma anche in questo caso non riesco a fare solo pochi nomi, ci sarebbe tanto da sperimentare, cose in cui tuffarsi con entusiasmo e mille artisti e personalità (non a caso scrivo personalità ) con cui sarei onorata e felice di collaborare. Fatevi sotto!"
-Parlami del tuo ultimo progetto...-
"Tornerò a teatro la prossima stagione con un progetto folle e divertentissimo. Una commedia unica nel suo genere. Con me sul palco Francesco Foti, un attore di pregio che sta avendo un riscontro meritatissimo, Claudio Meloni, uno dei migliori coreografi italiani e attore brillante di talento e i testi saranno di Paolo Logli, pluridecorato autore di fiction e film di grande successo ma che ha familiarità e passione per il teatro. Siamo tutti molto divertiti all'idea. Una squadra "bomba"." Inoltre tornerò in scena a ottobre, ma con un progetto divertentissimo!"
-Come ti definiresti in tre parole?-
"Urca. Definirmi in tre parole che non siano sole cuore amore? A parte gli scherzi. Io ne userò una: Trasformista. Più che una definizione è un'ambizione. Credo la più grande che ho avuto e che avrò sempre.!"
E ci fermeremo qui, in quel "fatevi sotto", pronti a cogliere la sfida per lei...anche perchè siamo sicuri che non sarà una "pizzeria" il futuro di Alessandra Casale!
Appuntamento dunque alla prossima intervista, qui, su Stelle di Giorno!