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Sebastian Gimelli Morosini: Meriliv Morlov, la "Vogliosa" ne: Più buio di Mezzanotte!

"Carpe diem...ma con un biglietto di prima classe!!"

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La sua principale attività nel mondo del cinema è quella di interprete e tra i lavori più interessanti possiamo citare la partecipazione nel film Più buio di mezzanotte (2014) di Sebastiano Riso dove ha interpretato la parte di Meriliv Morlov. Il film è stato distribuito da Cinecittà Luce nelle sale italiane in Maggio scorso..

L'Intervista.

Quando ti sei accostato per la prima volta al mondo "artistico”?

Ho avuto la fortuna di crescere in una famiglia immersa nel mondo del teatro e della musica in quanto la maggior parte dei miei parenti sono musicisti e quindi mia madre ha iniziato a portarmi a teatro a vedere concerti e opere liriche già a 2 anni e mezzo… a 4 ero già sul palco per debuttare nella “madame Butterfly” di puccini… era il 1987. Da lì ho continuato a partecipare a tante altre opere liriche e ad andare a teatro a vedere gli spettacoli di prosa che rappresentavano al teatro Rossini di Pesaro finché non sono venuto a Roma 13 anni fa per studiare recitazione e lavorare io stesso nella prosa e nel cinema.

E oggi, cosa ti spinge a continuare questo percorso?

Beh è una necessità salire su un palco o stare in un set, è una cosa che viene da dentro, sono forti emozioni di cui non posso fare a meno. La necessità di raccontare una storia a qualcuno, di trasmettergli le mie emozioni e soprattutto di onorare l’autore del testo in questione in modo onesto, i colleghi e il mio regista entrando in punta di piedi nel personaggio che vivo senza mai dimenticare che il pubblico che ci guarda ha pagato per vederci e quindi va accontentato nel migliore dei modi. Le persone vengono a teatro o al cinema o si mettono di fronte ad un televisore la sera per distrarsi, per dimenticare le preoccupazioni o gli accadimenti della giornata e noi dobbiamo accontentarli… se riusciamo in questo, ad emozionarli, a renderli felici o a farli sfogare anche con un pianto, allora abbiamo raccontato una bella storia e li abbiamo trascinati in parte nel nostro mondo.

Chi ringrazieresti per il successo ottenuto?

Assolutamente i miei genitori, mio padre e mia madre che purtroppo da qualche mese mi assiste dal cielo, ma sento forte più che mai la sua energia che mi guida in questo percorso non facile… e poi me stesso, la mia testardaggine, la mia forza di volontà che non mi fa demordere mai, la mia autocritica sempre molto necessaria per poter migliorare sempre di più, l’autoironia che mi fa mettere in gioco divertendomi, i miei colleghi da cui posso imparare molte cose rubando con gli occhi, insomma da chi fa onestamente e col cuore questo lavoro, e in Italia ce ne sono parecchi di bravi artisti, mica solo in America o in Inghilterra e in fine, ma non meno importanti, i registi che mi guidano… poi il successo me lo devo ancora guadagnare, ma siamo in “LAVORI IN CORSO”.

Un aneddoto che mentalmente non ti lascia...

Più che un aneddoto un motto: “carpe diem” perché il treno passa una volta sola e bisogna salirci, poi io non accontentandomi mai ci voglio salire con un biglietto di prima classe!

Parlami del tuo ultimo “progetto”

Ora ho la fortuna di lavorare nel “Romeo e Giulietta” di Shakespeare, che adoro, con la regia di Gigi Proietti, nel tempio shakespeariano che abbiamo in Italia: il Globe theatre di villa Borghese a Roma. Prima di questo non posso non menzionare il film che mi ha portato al Festival di Cannes “Più BUIO DI MEZZANOTTE” per la regia di Sebastiano Riso che racconta le vicende tra l’altro di un mio caro amico, Davide Cordova, durante il periodo della sua adolescenza.

Per realizzare il tuo sogno, con quale regista o autore vorresti lavorare?

Beh ce ne sono vari di registi con cui vorrei lavorare, uno in particolare ma credo ormai che sia molto difficile che torni a fare un film data la sua età: il maestro Franco Zeffirelli. I suoi film sono opere d’arte sono pennellate di colori ed emozioni in ogni singolo fotogramma, le sue storie sono poesie, a volte crude e a volte piene d’amore. Mi piacerebbe tanto conoscerlo! poi un altro regista è il maestro Bernardo Bertolucci, Sorrentino, Avati e tanti altri… non finirei più con l’elenco se iniziassi anche coi registi stranieri… però Almodovar lo cito lo stesso!

Definisciti in tre parole.

Volenteroso, disponibile e testardo… posso aggiungerne una quarta? Autoironico…

Se tornassi indietro cosa non rifaresti?

Beh forse sarei un pò  più spudorato nei rapporti con chi del mestiere… sono un pò timido in questo campo (parlo del dietro le quinte) mi dovrei valutare di più senza però esagerare, il giusto.

Cosa consiglieresti ai giovani che si vogliono accostare al mondo del cinema?

Vi prego, fatelo solo se siete onestamente spinti da una forte e cosciente volontà, sappiate che non è facile e che bisogna fare una giusta e buona gavetta DOPO AVER STUDIATO e aver capito che questo è il mondo che fa per voi. E’ un mondo pieno di soddisfazioni ma anche di delusioni, va affrontato con tenacia e voglia di fare. Bisogna essere onesti con se stessi e con gli altri, ci vuole il talento e bisogna coltivarlo, non basta da solo, si è sempre sotto esame e alla ricerca di lavoro. Non facciamoci abbagliare dalle copertine patinate dei giornali o dalla celebrità, quella se viene è un di più, prima c’è il lavoro, ma quello fatto bene. Io non cerco la celebrità, se viene bene se no l’importante è che lavori e che lavori nel mio campo per essere felice!

La sera del 14 luglio 2014 il film "PIU' BUIO DI MEZZANOTTE" sarà proiettato alle 21:30 presso il Cinema Nuovo Sacher (Porta Portese) nell'ambito della rassegna "Bimbi Belli". Un'occasione per vederlo su grande schermo. Ingresso libero.

Stelle di Giorno vi da appuntamento a domani, per un'altra intervista, un'altra emozione!

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