L'Ospite.
Bruno Mario Lavezzi nasce a Milano il giorno 8 maggio 1948 e fin da giovanissimo manifesta un'inarrestabile passione per la chitarra cominciando dapprima da autodidatta e successivamente studiando presso la Scuola Civica di Milano.
Frequenta l'istituto commerciale Moreschi di Milano ma lo abbandona diplomandosi in ragioneria presso l'istituto privato Cavalli Conti.
Nel 1963 crea con altri amici del quartiere un gruppo musicale chiamato "I Trappers" di cui fanno parte, oltre a Lavezzi (voce e chitarra), Tonino Cripezzi (pianoforte e voce) che nel 1965 entra a far parte dei "Camaleonti", Bruno Longhi (basso e voce, oggi noto cronista sportivo), Mimmo Seccia (chitarra e voce) che nel 1966 entra a far parte insieme a Gianfranco Longo (batteria) dei "Ragazzi della via Gluk".
Della formazione dei Trappers nel 1965, per una breve parentesi, ne fa parte anche Teo Teocoli come cantante solista.
Il gruppo incide un singolo dal titolo "Ieri a lei", versione italiana di "Yesterday" dei Beatles. Nell'estate del 1966 "I Trappers" si sciolgono e Lavezzi viene chiamato a far parte de "I Camaleonti" sostituendo Riky Maiocchi, cantante e "front man" del gruppo.
Con "I Camaleonti" registra l'album omonimo ed i singoli "Portami tante rose" (1966), "Non c'è niente di nuovo" (Cantagiro del 1967), "L'ora dell'amore" (1967). Nel 1968 esce dal gruppo per compiere il servizio militare, che presta prevalentemente a Milano presso il Distretto Militare.
In questo periodo si dedica alla stesura di canzoni. Dall'incontro con Mogol nello stesso anno inizia la sua attività di compositore e scrive la musica della canzone "Il primo giorno di primavera" il cui testo è scritto da Cristiano Minellono e dallo stesso Mogol.
La canzone viene prodotta dalla fortunata coppia Battisti-Mogol e viene portata al successo da "I Dik Dik" raggiungendo nel settembre del 1969 la vetta della classifica italiana. Nasce in quel periodo la "Numero Uno", etichetta discografica fondata da Mogol e Lucio Battisti che segna l'inizio della carriera di molti artisti tra i quali:
Edoardo Bennato, Gianna Nannini, Formula 3, Premiata Forneria Marconi, Adriano Pappalardo, Bruno Lauzi, Umberto Tozzi, Oscar Prudente e molti altri.
Mario Lavezzi entra a farne parte come autore, produttore ed interprete. Fonda nel 1972 i "Flora Fauna e Cemento" che nel 1974 sciolgono contemporaneamente alla separazione del gruppo "Formula 3" da cui proviene Alberto Radius (voce e chitarra) che con Gabriele Lorenzi (voce e tastiere), Vince Tempera (pianoforte) e Gianni Dall'aglio - ex "Ribelli" - (voce e batteria), dà vita a "Il Volo", un gruppo "progressive" che si orienta alle nuove tendenze musicali di quegli anni.
Nel periodo di permanenza alla Numero Uno nasce l'amicizia con Lucio Battisti fondata anche su una profonda stima reciproca che dà luogo ad una collaborazione professionale che proseguirà per parecchio tempo.
Dopo circa cinque anni la Numero Uno viene ceduta alla RCA. Lavezzi dopo questi cambiamenti firma un contratto con le edizioni Sugar Music in qualità di compositore e un altro con l'etichetta discografica CGD/CBS come artista e produttore. Intraprende da questo momento un'intensa attività di cantautore e di produttore.
Nel 1975 conosce Loredana Berté, con la quale intreccia una relazione sentimentale ed un lungo sodalizio lavorativo: Lavezzi è produttore ed autore di molti suoi album e compone su suo suggerimento le canzoni "E la luna bussò" e "In alto mare".
A questa seguono altre produzioni: per Fiorella Mannoia, Loretta Goggi, Flavia Fortunato ed Anna Oxa. Nel 1976 Mario Lavezzi pubblica il suo primo lavoro solista dal titolo "Iaia". La cooperazione con la CGD dura parecchi anni fino a quando l'etichetta viene venduta alla WEA.
Durante questo periodo scrive molti successi, ma dopo il trionfo ottenuto con "Vita", interpretata da Lucio Dalla e Gianni Morandi, e "Varietà " cantata da quest'ultimo, sente l'esigenza di registrare un disco in cui raccogliere gli interventi di tutti quegli artisti con cui ha collaborato.
Nasce così il progetto "Voci", il primo di una serie di tre album realizzati con il medesimo concetto. Il primo album è pubblicato dalla Dischi Ricordi in collaborazione con la Fonit Cetra in cui figurano gli artisti più rappresentativi del panorama musicale italiano: Lucio Dalla, Raf, Riccardo Cocciante, Ornella Vanoni, Mango, Gianni Bella.
Il progetto ottiene un notevole successo segnato dalla vendita di 130.000 copie. Esce poi "Voci 2", che ospita Biagio Antonacci, Luca Carboni, Mango, Laura Valente, Paolo Belli, Alessandro Bono, Cristiano De André.
In seguito è la volta di "Voci e chitarre", che raccoglie alcuni tra i più integerrimi chitarristi internazionali come Steve Lukater, Frank Gambale e Lee Retenover. Lavezzi passa a dirigere la produzione artistica per Ornella Vanoni, per la quale scrive non pochi successi e la cui collaborazione si protrae per cinque album.
Con Eros Ramazzotti compone "Stella gemella" e nel 2001 scrive quattro canzoni per l'album di Gianni Morandi, tra queste "Una vita normale" che è sigla finale del programma tv "Uno di noi". Nel 2004 pubblica l'album "Passionalità " contenente il brano che dà il titolo all'album scritto insieme a Maurizio Costanzo, brano cantato in duetto con Veronica Piris, giovane promessa della musica italiana.
L'album è composto da 12 canzoni: tra gli altri duetti vi sono quelli con Loredana Berté, Anna Oxa, Fiorella Mannoia, Marcella Bella, Ivana Spagna e Ornella Vanoni. Per quest'ultima produce poi l'album "Una bellissima ragazza", giudicato dalla critica il più bell'album dell'anno.
Nel 2006 lancia l'album di Antonino, giovane vincitore dell'edizione 2005/2006 del programma tv "Amici" di Maria De Filippi, che ottiene un ottimo risultato di vendita; seguono nel 2007 l'album "Bianco e Blu" di Amici e il primo album di Federico (altro giovane talento di "Amici") pubblicato nel periodo di Natale che rimane parecchie settimane tra le prime dieci compilations più vendute.
In occasione del Festival di Sanremo 2009 Mario Lavezzi sale sul palcoscenico dell'Ariston per presentare la canzone "Biancaneve", cantata in coppia con Alexia.
L'Intervista
Quando ti sei accostato per la prima volta al mondo "artistico"?
Già ai tempi della scuola media superiore formando con amici del quartiere di p.zza Napoli di Milano, dove vivevo, un gruppo che si chiamava "I Trappers" (di cui ha fatto parte per un breve periodo anche Teo Teocoli).
E oggi, cosa ti spinge a continuare questo percorso?
La grande passione per la musica che non mi ha mai abbandonato e che oggi mi spinge ad occuparmi anche di giovani talenti come "Deborah" e "Lorenzo Vizzini", oltre alla grande Ornella Vanoni.
Chi ringrazieresti per il successo ottenuto?
Mogol e Battisti che hanno prodotto "Il primo giorno di primavera" la prima canzone che ho scritto a 21 anni, quando ho lasciato I Camaleonti a causa del servizio militare. Poi continuando a collaborare con loro, nell'etichetta "Numero Uno" che avevano fondato, ho avuto esperienze fondamentali che hanno contribuito a formarmi.
Un aneddoto che mentalmente non ti lascia...
Ne avrei tantissimi ed è difficile esemplificarne uno solo.
Parlami del tuo ultimo "progetto"
L'ultimo progetto è l'EP di Deborah Iurato che ha raggiunto il disco d'oro. Al momento stiamo lavorando alla ricerca delle nuove canzoni per il prossimo album che sarà pubblicato in autunno.
Un aneddoto che potrei descrivere a riguardo è che mi sono accorto di Deborah la prima puntata del pomeridiano ed ho inviato un sms alla produzione del programma scrivendo che se non c'era ancora nessuno interessato a lei, avrei messo un'opzione io. Mi hanno risposto che era "mia"….. Ha vinto! Potrei dire di aver puntato sul "cavallo" vincente. E non capita così spesso.
Per realizzare il tuo sogno, con quale autore vorresti lavorare?
Beh ci sono tanti bravi autori, ma la mia deformazione professionale è che avendo iniziato con Mogol poche volte ho lavorato con altri, a parte con Oscar Avogadro con il quale ho scritto grandi successi tra cui "La luna bussò", "In alto mare", ecc. Ora ho trovato Lorenzo Vizzini che nonostante abbia solo 22 anni reputo sia un vero fuori classe. Nell'ultimo album di Ornella Vanoni "Meticci" ha scritto (testo e musica) 8 canzoni su 13. Anche Ornella si è accorta della sua grande capacità di scrittura.
Definisciti in tre parole.
Anche in una sola. Un po’ di tempo fa mi hanno conferito il Telegatto di Sorrisi e Canzoni come "Music Makers" (chitarrista, autore, produttore, cantautore, ecc) termine usato normalmente negli Stati Uniti, ma poco da noi. Anche perché non esiste nella nostra lingua una sola parola che racchiuda tutte le attività che svolgo.
Se tornassi indietro cosa non rifaresti?
Molte ingenuità !! Ma facevano parte dell'età e in fondo hanno contribuito a fare esperienza. Anche se c'è sempre da imparare!!
Cosa consiglieresti ai giovani che si vogliono accostare al mondo della musica?
Di prepararsi con metodo, tenacia, studio, impegno e costanza. Oggi la concorrenza è spaventosa e non c'è più spazio per gli improvvisati. Può capitare il colpo di c… ma rischia di durare pochissimo e di creare illusioni che si tramutano velocemente in delusioni cocenti. Facendo danni a volte irreparabili.
http://www.mariolavezzi.com/
Questo l'indirizzo per seguire questa "firma prestigiosa" del campo artistico e della Musica!
Ringraziamo il Maestro Mario Lavezzi e vi diamo appuntamento sempre qui su Stelle di Giorno per un'altra intervista, un'altra emozione!