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Andrea Bosca: "Grand Hotel" per l'attore astigiano, sarà diretto da Luca Ribuoli!

Il mio pensiero? Ai miei amati amici filippini!!

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Bello, solare, professionale: abbiamo intervistato Andrea Bosca, un attore "A tutto tondo".

Chi è Andrea Bosca?

Nel 1998 debutta in teatro con L'amore per sempre, omaggio a Giovanni Testori, a cui seguono altri numerosi lavori teatrali. Nel 2004 appare su Rai Uno nella miniserie tv Don Bosco, regia di Lodovico Gasparini, dove interpreta il ruolo di Enrico. Nel 2006 partecipa alla serie Raccontami, in cui è coprotagonista con il ruolo di Guido Albinati; nello stesso anno gira il film Altromondo, regia di Fabio Massimo Lozzi, nelle sale nel 2008, ed è protagonista del cortometraggio Ieri, regia di Luca Scivoletto. Nel 2007 è coprotagonista, con il ruolo di Niccolò della miniserie Ma chi l'avrebbe mai detto, regia di Giuliana Gamba, ed interpreta il ruolo di Jacopo in Graffio di tigre, regia di Alfredo Peyretti.

Nello stesso anno gira le miniserie Nebbie e delitti 2, regia di Riccardo Donna, e Zodiaco, regia di Eros Puglielli, in onda nel 2008 su Rai 2, fino a debuttare al Cinema con Amore, bugie e calcetto, diretto da Luca Lucini. Nel 2008 continua la carriera cinematografica. È coprotagonista con il ruolo di Gigio, del film Si può fare di Giulio Manfredonia, presentato fuori concorso al Festival Internazionale del Film di Roma. Il cast riceve una menzione speciale dall'associazione L.A.R.A. Nello stesso periodo riveste i panni di Guido Albinati nel secondo capitolo della serie tv Raccontami, in onda su Rai Uno. Nel 2009 è sul grande schermo con Feisbum! Il film, pellicola in otto episodi ispirata al social network Facebook. Nel 2010 è sul set del film cinematografico Noi credevamo,per la regia di Mario Martone e gira, per la regia di Riccardo Donna, una miniserie per Rai Uno Fuoriclasse. Protagonista del film "Febbre Da Fieno", opera prima della regista Laura Luchetti, nelle sale dal 28 gennaio 2010. Continua intanto il suo rapporto con gli scrittori del territorio tra Langa, Roero e Monferrato: nel 2010 cura ed interpreta il reading teatrale "La Luna E I Falò" tratto dall'omonimo testo di Cesare Pavese. È protagonista de "Gli Sfiorati" di Matteo Rovere, prodotto da Fandango e tratto dall'omonimo romanzo di Sandro Veronesi. Andrea interpreta il giovane grafologo Mète e ha studiato sei mesi di grafologia, per interpretare il ruolo.

"Noi Credevamo" vince il Nastro d'Argento 2011 come Miglior Film dell'anno e vince ben 7 "David di Donatello 2011", inclusa la categoria Miglior Film. Andrea vince il Premio Giovani al festival "Primavera Del Cinema Italiano" di Cosenza per la sua interpretazione di Angelo (young) in Noi Credevamo. Ad Andrea Bosca è stata dedicata la prospettiva di Maremetraggio 2011: uno spazio su misura che ogni anno la manifestazione dedica a un attore italiano particolarmente promettente per narrare, in forma d'immagini e parole, il suo percorso formativo e le aspettative per il futuro. Protagonista dello spettacolo teatrale "Jakob Von Gunten" tratto dal testo di Robert Walser per la regia di L. F. Natoli, continua a sperimentare diversi registri interpretativi incontrando il teatro di ricerca e debuttando nel luglio 2011 al Festival Armunia di Castiglioncello. Lo spettacolo verrà ripreso l'anno seguente al Teatro India di Roma in un nuovo allestimento. Nel 2011, Andrea è il Testimonial per la Provincia di Asti del Paesaggio Vitivinicolo di Langhe, Roero e Monferrato come Patrimonio dell'Umanità, UNESCO 2011. Andrea Bosca ed Elisa Galvagno, inventori autori ed interpreti del Progetto culturale "Le Colline Come Vivo Acciaio", debuttano il 24 febbraio 2012 con Come vivo acciaio di e con Andrea Bosca ed Elisa Galvagno, liberamente tratto da Una questione privata di Beppe Fenoglio, spettacolo originale dalla drammaturgia inedita e opera prima dei due attori e registi piemontesi. Partecipa a L'olimpiade Nascosta, con cast internazionale, prodotto da Casanova per Rai Uno.

È il coprotagonista Vittorio, giovane medico italiano internato in un campo di lavoro polacco nel '44. Compare come amichevole partecipazione nell'opera prima di Elisa Fuksas, "Nina", nel ruolo di Paolo. Il 2 marzo 2012 esce il film Gli sfiorati di Matteo Rovere, tratto dal libro omonimo di Sandro Veronesi. Il 16 marzo 2012 è nel cast di Magnifica presenza di Ferzan Ozpetek, dove interpreta il fantasma di Luca Veroli, un membro della compagnia di attori di teatro "Apollonio". Vince, per le interpretazioni di Mète in Gli sfiorati e Luca in Magnifica Presenza il Premio Guglielmo Biraghi 2012. È protagonista, insieme a Nicolas Vaporidis, della commedia surreale "Outing", opera prima di Matteo Vicino con Giulia Michelini, Claudia Potenza e Massimo Ghini. Nel 2013 Interpreta Paride nella versione televisiva di "Romeo e Giulietta", per la regia di Riccardo Donna, prod. Lux Vide in un cast internazionale accanto a Alessandra Mastronardi, Martino Rivas, Ken Duken. È protagonista del film corale per la tv A Testa Alta - i Martiri di Fiesole, per la regia di Maurizio Zaccaro. Andrea è Pasquale Ciofini, l'esile carabiniere che inavvertitamente fa precipitare gli equilibri fra italiani e tedeschi negli ultimi giorni dell'occupazione del 44. Con lui, Giorgio Pasotti, Marco Cocci, Raffaella Rea, Nicole Grimaudo. Interpreta Cornelio Grandi, avvocato di successo nemico de "La Dama Velata" nella fiction omonima che ha concluso le riprese nel dicembre 2013. Tra gli interpreti, Miriam Leone e Lino Guanciale, oltre ad una parte di Cast internazionale sotto la guida di Carmine Elia, prod. Lux Vide.  

L'Intervista per Sestodailynews

Quando ti sei accostato per la prima volta al mondo artistico?

A 12 anni ho incontrato il Teatro, alle medie. Un attore-regista ci ha permesso, grazie ad un'insegnante di Italiano davvero illuminata, la prof. Gatti, di iniziare questo bellissimo viaggio. Era un gioco. Ma non ne ho potuto più fare a meno. La Scuola del Teatro Stabile di Torino e il suo direttore Mauro Avogadro sono stati il primo vero approccio da professionista: una vera Compagnia, attori bravissimi. Ho imparato tanto e non ho mai smesso di avere quel rispetto affascinato per il nostro lavoro.

Cosa ti spinge a continuare questo percorso?

La possibilità di fare esperienze e di vivere intensamente. Conoscere me stesso a partire dalle vite dei miei personaggi e delle persone che incontro. Negli anni ho lavorato con persone che reputo speciali, perchè sanno ascoltare e perchè si interrogano sul mondo e contemporaneamente su cose molto pratiche. cerchiamo di capire cosa succede nel cuore di due persone ma al contempo dobbiamo preoccuparci di farci capire dal pubblico o essere al segno per essere in luce e a fuoco per la macchina da presa. strano! 

Il tuo primo giocattolo da bambino, qual è stato e quale pensiero ti viene in mente ricordandolo? un orsacchiotto che ho ancora nella mia stanza a canelli. mia mamma dice che eravamo inseparabili. io lo tengo lassù, lui mi guarda. sa che in fondo non abbiamo mai smesso.

La prima parola che dici "a voce alta" appena sveglio.

"Amore mio, buongiorno"

Ringrazieresti qualcuno per il successo ottenuto?

Eh s', eccome. I miei registi, tutta la mia agenzia , gli scrittori che mi hanno affidato parti così delicate. e sopratutto la mia famiglia e i miei cari amici, che sono fonte di gioia e tranquillità. Le donne della mia vita che sono state muse ispiratrici. Il mio percorso è frutto di incontri con persone vere e con gente schietta. Sono molto fiero, di queste persone. Le ammiro. Per me il successo è essere circondato da gente di cui hai stima e che crede in te.

Cosa non rifaresti "mai" se potessi tornare indietro?

Non lascerei passare tanto tempo prima di fare un nuovo spettacolo teatrale

Mamma e papà, quanto hanno influito sulle tue scelte da adulto? Moltissimo perchè loro sono la mia radice e sono una coppia forte e sana. Dopo tanti anni mi rittrovo qui a valutare i problemi della vita con la saggezza contadina che è loro e mia. E mi sento forte di tutto questo. 8) La tua città d'origine qual è e cosa ricordi di lei? la mia città di origine è canelli in provincia di asti, ne sono fierissimo e sono felice che sia diventata patrimonio dell'umanità-unesco perchè lo trovo un posto emozionante. vi aspetto: faremo cose belle in futuro e comunque a natale e pasqua mi trovi di fisso in pasticceria dai miei.

Un pensiero a........................

Ai miei amati amici filippini che sabato 18 al'interno del Festival del cinema di Roma hanno fatto il loro primo red carpet e sono stati molto agitati. Sarà bellissimo. Sono il cast del mio cortometraggio, creato per aiutare con un progetto charity i bambini della comunità di Tondo-Smockey mountain. "A TUTTO TONDO" è una breve ma spero emozionante storia di incontro. Vieni anche tu?

Il tuo ultimo progetto

Sto girando GRAND HOTEL, una fiction RAIUNO di Luca Ribuoli con un cast giovanissimo , di cui sono entusiasta. Sono certo che questo thriller ambientato nel 1905 a Merano vi lascerà col fiato sospeso... Chi sarà il colpevole?

Ringraziamo Andrea e gli diamo appuntamento sempre qui su Stelle di Giorno, per un'altra intervista, un'altra emozione!

 

(KIKA) - ROMA - Si è tenuta sul red carpet della nona edizione del Festival del Cinema di Roma la presentazione del film A tutto tondo. Quindici minuti per una storia completa: Andrea Bosca, al suo esordio come regista, riesce a condensare in questo corto la sua storia, nata dopo un viaggio in una delle zone più povere delle Filippine. Bosca è anche interprete e veste i panni di un uomo insoddisfatto e chiaramente infelice che non riesce a gradire la sua famiglia e cerca in ogni modo di rimanere solo con se stesso. Il suo domestico filippino (Benjamin Vasquez Barcellano Jr) lo aiuta a vedere il mondo in maniera significativamente più positiva, organizzando un casuale incontro con la propria, numerosa e vitale famiglia. Nel film anche le apparizioni di Giorgio Colangeli, Paola Minaccioni e Salvatore Striano.

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