Oggi gentili lettori parleremo di un attore peruviano, naturalizzato italiano, infatti vive e lavora in Italia. Lima, classe '61. Blas Roca Rey!
Figlio dello scultore peruviano Joaquin Roca Rey(1923-2004). Nato in Perù, si trasferisce in Italia, lavorando come attore teatrale, cinematografico e televisivo. Tra i suoi lavori, ricordiamo i film: Facciamo fiesta (1997), regia di Angelo Longoni, Ecco fatto (1998) e Ricordati di me (2003), entrambi diretti da Gabriele Muccino, e La cena per farli conoscere (2007), regia di Pupi Avati. Nel 1987 appare nel cortometraggio Exit di Pino Quartullo e Stefano Reali che verrà candidato all'Oscar come miglior cortometraggio. Tra i lavori per il piccolo schermo, ricordiamo le miniserie tv: Valeria medico legale (2000-2002), regia di Gianfrancesco Lazotti, e Scusate il disturbo (2009), regia di Luca Manfredi. Dal 2007 fino al 2009 è stato guest star di Un posto al sole dove ha interpretato Cesare D'Onofri.
L'Intervista
Quando ti sei accostato per la prima volta al campo artistico?
In un' occupazione scolastica, facevo delle cose in scena e mi accorsi che la gente rideva , e soprattutto mi accorsi che mi piaceva che ridesse. Molto!
Cosa ti spinge a continuare questo percorso?
Una passione smisurata per il mio lavoro ed un entusiasmo che tutte le storture , le ingiustizie e le delusioni che capitano, non riescono ad affievolire.
Il tuo primo giocattolo e cosa ti viene in mente pensandolo?
Il primo che ricordo è un improbabile orsacchiotto rosso, privo di un occhio di vetro e con la paglia che cominciava ad uscire dal piede. L'ho tenuto per molto tempo.ma non troppo. Non mi ricorda qualcosa in particolare, mi ricorda l'infanzia, che noi attori, per un certo verso, non abbiamo mai abbandonato.
La prima parola che dici appena sveglio!
Buongiorno amore mio!
Chi vorresti ringraziare per il successo ottenuto?
La commissione che mi ha ammesso all'accademia Silvio D'Amico . Molte delle persone con le quali ho diviso i miei viaggi in palcoscenico e sui set. Le persone che mi hanno amato e che mi amano , che mi hanno sostenuto nei tanti momenti storti di questo lavoro bizzarro. Non ringrazio invece i tanti funzionari e produttori che spesso, nell'affannosa ricerca del grande , grandissimo nome, non vedono la miriade di bravi attori che li circondano. E che non vedono neanche i meravigliosi risultati che, i più coraggiosi tra loro , raggiungono fidandosi del talento e della professionalità . E' un paese questo, nel quale quasi mai si impara dai propri errori. A tutti i livelli. Guardate quello che sta succedendo a Genova in questi giorni. Stessa alluvione, stessi luoghi, stessi disastri di tre anni fa. Nessuno ha fatto nulla.
Se potessi tornare indietro cosa non rifaresti?
Quasi niente. Delle scelte importanti niente. Siamo figli dei nostri errori e dei nostri successi. L'importante è , appunto, imparare dagli uni e dagli altri.
Mamma e papà quanto hanno influito sulle tue scelte da adulto?
Sono cresciuto con un padre artista ed una madre attenta e mai invadente. Ho avuto i miei problemi. Meno di tanti altri. Ho imparato il rispetto e l'amore per quello che fai. L'onesta' e il concetto che una passione, quando hai la fortuna di averla, va seguita, sempre.
Qual è la tua città d'origine e che ricordi hai di lei?
Lima, Perù. Non ricordo nulla, la lasciai che avevo due anni. Ci sono tornato però , e quando ho toccato il suolo peruviano dopo tanti anni, scendendo dalla scaletta dell'aereo, mi sono venuti i brividi.
Un pensiero a............
Un pensiero a chi fugge dagli inferni di questo mondo, dalle guerre e dalle carestie, ai genitori che decidono di spedire su un barcone i figli minorenni perché non hanno alternative, alle donne stuprate attraversando i paesi africani per raggiungere il mare. A tutta quella umanità dolente e fiera e disperata che meriterebbe una vita "normale" come la nostra. E che non ce l'ha solo per il torto assurdo di essere nata nella parte sbagliata del mondo. Al premio nobel per la pace Malala Yusafzai, ragazza pakistana che i talebani volevano uccidere per impedirle di studiare, e che oggi è un meraviglioso esempio del coraggio delle donne.
Il tuo ultimo progetto?
Uno spettacolo teatrale di un giovane, Francesco di Chio, "Ferro" , storia violenta e cupa di una rapina e di una terribile violenza, ancora una volta contro una donna. Al teatro di Tor Bella Monaca a novembre, una fiction in uscita per Rai uno con Proietti, " cuore matto" e la ripresa di "Ladro di razza" con Massimo Dapporto.
Ringraziamo Blas Roca Rey e gli diamo appuntamento sempre qui, su Stelle di Giorno, per un'altra intervista, un'altra emozione!