Oggi parleremo con un ospite "particolare". Vi siete mai chiesti cosa pensano i sacerdoti missionari?
Avete mai pensato che aldilà delle nostre abitazioni esiste un "mondo nascosto, sconosciuto, silenzioso"?
Provate a pensare, almeno solo per un giorno...ai tanti "poveri" dimenticati, isolati, sconosciuti, nascosti...silenziosi... e visitate I Servi dei Poveri!
Dove la realtà non è un computer, un telefonino, una pizza, una sigaretta... La realtà lì è : non avere luce dopo il tramonto e acqua calda quando si ha la febbre!
Sono un Movimento Missionario nato all’inizio degli anni ottanta, fondati dal P. Giovanni Salerno, (italiano, sacerdote e medico, missionario nel Perù dal 1968). La vocazione missionaria del Padre Giovanni nasce fin dalla sua infanzia, pero soprattutto come risposta generosa al drammatico appello del Papa Paolo VI lanciato al mondo intero nel 1967, con la enciclica Populorum Progressio n. 45. Le parole del Papa, che indicano la sorte di milioni e milioni di fratelli nostri torturati dalla fame in continenti interi, si stamparono nel suo cuore. P. Giovanni oltre al suo ministero sacerdotale era impegnato nella cura degli ammalati soprattutto dei lebbrosi, pero ben presto si scontrò con la triste realtà di molti bambini ammalati, abbandonati e affamati; si rende conto che era circondato da persone affamate non solo di pane, ma anche della parola di Dio, e bisognosi di un centro di gravità che desse un senso a tutta la loro vita, cioè Cristo.
Successe poi che molte madri dando a luce, spesso a causa di una scarsa e insufficiente nutrizione a altre malattie e complicazioni morivano nel dar a luce e affidavano le proprie creature al P. Giovanni; il quale se da un lato, essendo religioso e sacerdote non poteva farsi carico di questi bambini…, dall’altro lato non poteva, spinto dallo Spirito Santo, Spirito D’Amore, non poteva restare indifferente. Così cominciò a chiedere aiuto e collaborazione a giovani di buona volontà; capì anche che il Signore voleva ben altro da lui, qualcosa di più profondo, per i suoi figli più prediletti che sono i poveri. In un primo momento si rivolse a delle religiose contemplative le quali anche se non potevano, a causa del loro carisma ricevere direttamente questi bambini orfani ed ammalati, si preoccuparono di fornire al P. Giovanni un posto dove poter accogliere questi piccoli.
Vedendo in questo un segno di Dio, P. Giovanni cominciò a lanciare al mondo intero un appello a tanti giovani generosi a servire gli altri e a non rinchiudersi in loro stessi. Così cominciarono ad accorrere numerosi giovani e iniziarono i primi passi del MSPTM guidati e sostenuti dal Signore. Però ben presto P. Giovanni si rende conto che non è sufficiente la buona volontà di questi giovani che rinunciano a un tempo breve della loro vita, ma era necessario dare completamente se stessi al servizio dei poveri, cioè consacrandosi al Signore e facendo sì che non solamente si prestasse un servizio o si svolgesse un lavoro, ma che la preghiera e Gesù Cristo siano il centro e il motore di tutta la giornata; e che la vita dei futuri missionari Servi dei poveri sia una vita “Cristocentrica”. Così cominciano ad arrivare le prime vocazioni religiose di ragazzi e ragazze con il desiderio di servire ai più poveri.
Oggi il MSPTM e un movimento arricchito da 4 realtà religiose: fratelli e sacerdoti; suore missionarie, famiglie missionarie e monaci contemplativi, con il desiderio di lavorare tutti all’unisono in favore dei prediletti di Dio, i poveri; mettendo al primo posto come suo unico suo centro vitale Gesù Cristo adorato solennemente in ogni comunità, e la venerazione filiale e fiduciosa della Madonna regina e madre del Movimento SP, con la invocazione di S. Maria Madre dei poveri del TM
L'Intervista a Padre Paolo
Cosa è per te "essere missionario"?
Missionario per me è dare la vita per Gesù, per il Vangelo e per i Fratelli…
Cosa ti spinge a continuare questo percorso ?
…E’ come una forza dentro di me che non è mia… che mi spinge a dire sempre di SI a tutto… penso che si chiama AMORE e che viene direttamente da Dio.
Il tuo primo giocattolo da bambino, qual è stato e quale pensiero ti viene in mente ricordandolo?
Penso che il primo giocattolo che mi ricordo era un pupazzo che quando lo spingi rimane sempre in piedi… e mi faceva morire dalle risate, per la sua faccia buffa…e perché “Non cadeva mai”.
La prima parola che dici "a voce alta" appena sveglio a chi è rivolta?
“Oh Gesù mio Dammi forza…”
Chi ringrazieresti?
Dio per il dono della vita, per il dono della fede, per il dono della famiglia, per il dono del Vangelo… che è una vera scuola di vita, ed è il segreto della felicità, quella vera…, che è prima interiore e poi si riflette all’esteriore…. … amare tutti senza distinzione, perdonare sempre, la mansuetudine e la docilità…, cercare sempre l’ultimo posto, il silenzio, pregare sempre….Il Vangelo racchiude in se il segreto della vera felicità, che è anticipo della felicità del cielo…
Cosa non rifaresti "mai" se potessi tornare indietro?
Allontanarmi da Lui.. (Gesù)
Mamma e papà, quanto hanno influito sulle tue scelte da adulto?
Mi hanno appoggiato nel bene… pero in un modo straordinario adesso in questo cammino… nonostante umanamente rappresenta una sofferenza la lontananza… e le difficoltà per comunicarci…Il Signore attraverso di loro mi ha dato come la certezza che questo era il mio cammino e la VdD…
La tua città d'origine qual è e cosa ricordi di lei?
Vittoria… ho tanti amici, tanti ricordi, tante persone care che mi vogliono veramente bene, e molte volte e inmolte occasioni me lo hanno dimostrato …
Un pensiero a........................
A tutte le persone.. i parroci, i catechisti, gli amici… a tutti quelle persone buone che hanno lasciato una scia nella mia vita, un seme nel mio cuore.. che Dio ha irrigato e lavorato con pazienza e con amore…con il suo Santo Spirito; e che adesso… è diventato un albero grande che permette anche ad altri di ricevere riparo, consolazione e conforto…… ma un pensiero va anche a tutte le persone che non mi hanno accettato, capito, preso in giro… perché anche loro hanno contribuito senza volerlo a rendermi più umile e più attento agli ultimi agli esclusi… e a guardare con amore e ammirazione la vita e l’esempio di Gesù.
Ringraziamo Padre Paolo e gli diamo appuntamento sempre qui, su Stelle di Giorno, per un'altra intervista, un'altra emozione!
Per chi volesse saperne di più invitiamo a visitare il seguente link:
http://msptm.com/ita/