Ignazio Oliva si racconta in un'intervista in esclusiva per i lettori di Sestodailynews
Simpatico, ironico, con lo sguardo "triste e malinconico", ma pronto allo scherzo quando si parla di "calcio", di sport, della sua Genoa...Cominciamo a "discutere scherzandoci su e non trovandoci d'accordo sulla "scelta" della squadra da tifare!
Un attore molto conosciuto, ma che non dimenticheremo facilmente grazie anche all'interpretazione del papà di Davide (Mirko Trovato) nella seconda serie di Braccialetti Rossi, in tv già alla terza puntata.
Ma chi è Ignazio?
Nasce a Genova il 26 settembre del 1970, da padre genovese e madre pugliese. A Genova studia e si è laurea in Scienze politiche con indirizzo sociologico, con una tesi sull'organizzazione ambientalista Greenpeace. Studia recitazione per tre anni presso il Teatro Cinque di Milano e per un anno presso il Piccolo Teatro di Campopisano di Genova. Inoltre approfondisce lo studio all'estero (Inghilterra e Stati Uniti).Appare per la prima volta in televisione con un piccolo ruolo nel film tv I velieri diretto da Gianni Amelio. Tra gli altri suoi primi lavori per il piccolo schermo, ricordiamo: le miniserie tv La buona Battaglia - Don Pietro Pappagallo, regia di Gianfranco Albano, e Chiara e Francesco, regia di Fabrizio Costa.
Il debutto sul grande schermo con il ruolo di Gabriele, ragazzo con una infanzia infelice alle spalle (che da adulto avrà il volto di Fabrizio Bentivoglio), nel film Come due coccodrilli, regia di Giacomo Campiotti, presentato al Festival internazionale del film di Locarno. A questo film fa seguito Io ballo da sola, regia di Bernardo Bertolucci, dove ha il ruolo di Osvaldo Donati, un ragazzo toscano, timido e innamorato di una ragazza americana (Liv Tyler). Con questo piccolo ma significativo ruolo, ha l'occasione di lavorare con Jeremy Irons e Sinéad Cusack e di farsi conoscere anche a livello internazionale.Nel 1998 è fra gli interpreti de L'ospite, diretto da Alessandro Colizzi, film tratto dal romanzo La vergogna di Silvia Cossu, anche sceneggiatrice del film.
Successivamente torna a lavorare con Giacomo Campiotti ne Il tempo dell'amore (1999), una produzione italiana, ma con attori internazionali.Lavora anche con attori internazionali, come Ewan McGregor e Susan Lynch, in Nora (2000), regia di Pat Murphy. Il film è la storia del rapporto tormentato tra lo scrittore irlandese James Joyce e la moglie Nora Barnacle, durante il loro soggiorno a Trieste, periodo in cui lo scrittore comincia a scrivere Gente di Dublino.Nel 2003 torna sul grande schermo con Passato prossimo, film d'esordio di Maria Sole Tognazzi. Nello stesso anno è protagonista di Amorfù, regia di Emanuela Piovano, in cui è un ragazzo con problemi psichici, di cui si innamora una giovane dottoressa.
Nel 2005 escono due tra i suoi film migliori: Tu devi essere il lupo, regia di Vittorio Moroni, e Onde, che rappresenta l'esordio di Francesco Fei e che gli è valso la vittoria di diversi premi come miglior attore.Nel 2007 è nel cast del film di John Irvin, The Moon and the Stars, con Jonathan Price e Alfred Molina, ed è Luigi Rossetti, braccio destro e amico di Garibaldi, interpretato da Maurizio Aiello, nel film di Aurelio Grimaldi, Anita - Una vita per Garibaldi. A questi film fanno seguito, tra gli altri: Se chiudi gli occhi film d'esordio di Lisa Romano, La canarina assassinata, regia di Daniele Cascella, e Scusa ma ti chiamo amore, regia di Federico Moccia, tutti del 2008, e Scusa ma ti voglio sposare, anch'esso diretto da Federico Moccia, nelle sale nel 2010. Sempre nel 2010 è nel cast de Il sorteggio di Giacomo Campiotti, film ispirato ai fatti relativi al primo processo alle Brigate Rosse avvenuto a Torino nel 1977 e nella seconda stagione della serie TV Tutti pazzi per amore.
L'Intervista ad Ignazio
Quando ti sei accostato per la prima volta al campo artistico?
Ho cominciato nel 1990 quando mi sono iscritto all'università e parallelamente in una scuola di recitazione a Milano, dando priorità naturalmente all'università . Dopo il film "Io ballo da sola di Bernardo Bertolucci mi recai a Londra per studiare e quando tornai oltre a laurearmi pensai di sentirmi pronto per intraprendere questa carriera artistica.
Perchè continui questa passione?
Innanzitutto perchè ho dei risontri e dei registi che mi apprezzano, se non ci fossi riuscito avrei già abbandonato. Non è un mestiere facile, ma precario...e anche se sia un regista conosciuto o meno penso che un attore debba fare tutto, è già un privilegio sentirsi fortunato per ciò che faccio perchè è ciò che voglio.
Qual è stato il tuo primo giocattolo?
Il mio primo giocattolo da bambino è stato un pallone. Ancora oggi il gioco più bello del mondo!
Qual è la tua prima parola appena sveglio?
Buongiorno amore, a mio figlio!
Chi ringrazieresti per il successo ottenuto?
Devo molto a due persone, una fidanzata che avevo quando avevo 18 anni , Alessandra che mi spingeva a studiare teatro e soprattutto e molto di più a Giacomo Campiotti con cui ho fatto il mio primo film Come due coccodrilli.
Mamma e papà quanto hanno influito sulle tue scelte da adulto?
Non molto. Ho avuto due genitori attenti, comprensivi, che volevano responsabilità da parte del loro figlio e dato che io ero responsabile, studiavo e lavoravo non si sono mai intromessi , non sono un figlio d'arte, loro hanno fatto tutt'altro nella vita.
Qual è la tua città d'origine?
Non ho una solo città d'origine, nel senso che la mia città d'origine è Genova, la città in cui ho vissuto i primi dieci anni della mia vita ...la cosa che mi lega di più a quella città è la mia squadra del cuore , il Genoa ..ma devi sapere che c'è un'altra terra a cui sono molto più legato che è il Salento, ho anche una casa in provincia di Lecce da quando sono nato e appena posso scappo li e quella è la mia terra elettiva, è il luogo dove io sto meglio, ed è il luogo dove sicuramente terminerò la mia vita.
Il tuo ultimo progetto?
Il mio ultimo progetto è la seconda serie tv di Braccialetti Rossi, recentemente ho anche fatto un altro film che si chiamava Un mondo nuovo, dove interpretavo Sandro Pertini, la storia del manifesto di Ventotene la prima idea di Europa unita scritta da Altiero Spinelli quando era al confine insieme ad altri esuli politici mandati via da Mussolini... E poi il teatro, due cose che faremo tra un anno ...ti aggiornerò più in là ...dato che per ora con il gruppo abbiamo stabilito una sorta di censura... ed altre cose delle quali ti parlerò più in là ...Ah, un'altra cosa: sei siciliana...non tifare la Juve! :-)
Grazie Ignazio, torna a trovarci quando vuoi sempre qui, su Stelle di Giorno, per un'altra intervista, un'altra emozione!