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Tattoo...Un po' di storia.

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Ben arrivati al primo articolo della rubrica Una Vita Tatuat@.

Penso che per comprendere l'oggi sia sempre necessario parlare di ciò che è successo ieri.

Parlare di storia dei tatuaggi significherebbe parlare di più storie che come per magia lentamente e progressivamente sono andate a mischiarsi creando poi il tatuaggio moderno.

Per capire l'oggi del tatuaggio iniziamo a parlare di ciò che il tatuaggio e' stato nel passato e nello specifico del passato più linearmente connesso a noi.

La prima macchinetta che ha ispirato le attuali e' stata inventata da un grande inventore a cui dobbiamo molto e che penso' di inventare un sistema a penna copiativo da usare per copiare testi.

Vi stupirà sapere che stiamo parlando del grande Thomas Edison e che parliamo del 1876.

Il vero padre delle macchinette moderne fu però l'americano Samuel O'Reilly che nel 1891, ispirandosi all'invenzione di Edison progetto' e realizzo' la prima macchinetta da Tattoo elettrica.

Sorprendente è che le macchinette che ancora oggi usiamo non sono particolarmente diverse se non nei materiali costruttivi o nell'ergonomia.

Logicamente il tatuato di allora non seguiva una moda o una tendenza ma apparteneva a categorie ben precise: carcerati, marinai, braccianti, lottatori.

Molto diversi da oggi erano i soggetti che si tatuavano ma tendenzialmente molto simili a quelli che oggi rientrano nella categoria Old School.

Logicamente il colore non veniva usato ed il pigmento nero era un mix di acqua ed henné, quindi anche parlare di nero non e' propriamente giusto, motivo per cui i tatuaggi erano piuttosto sbiaditi e la guarigione lunga.

Proprio dalla tradizione marinaresca dei tatuaggi nasce una leggenda che ancora oggi molto spesso si sente ovvero quella che parla di malasorte legata ad un numero pari di tatuaggi.

I marinai per tradizione si tatuavano ad ogni imbarco nel porto di partenza, poi all'arrivo a destinazione era uso fare un altro tatuaggio e al ritorno a casa un terzo, quindi per i marinai avere un numero pari di tatuaggi sul proprio corpo significava non tanto sfortuna quanto essere, per qualsivoglia ragione, lontani da casa.

Ecco svelata l'origine anche di questa leggenda.


Ci leggiamo martedì e ancora Benvenuti in Una Vita Tatuat@ !!!

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