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"Il tatuaggio soci@lmente utile".

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Nella continua ricerca, tipica di ogni artista, nell'autunno scorso incontrai sul mio percorso una tecnica che a Londra stava letteralmente spopolando e che nel nostro paese ancora nessuno aveva preso in considerazione.

Vi sto parlando del tittoing.

Cos'è il tittoing?

E' una modificazione corporea dell'areola eseguita con il tatuaggio.

La difficoltà di questa tecnica non è tanto artistica, il tittoing prevede la trasformazione dell'areola da tonda ad un'altra forma (di solito un cuoricino o una stellina), quando tecnica; infatti il risultato può dirsi soddisfacente se il tatuaggio riprende in modo fedele il colore originario dell'areola.

La mia prima cavia fu la mia dolce metà e alcuni giornali parlarono di questa mia importazione.

Fu a questo punto che pensai che forse oltre che ad un fattore estetico velleitario questa tecnica potesse essere di supporto anche come intervento riparatore.

Parlai con alcuni chirurghi plastici e scoprimmo che il tittoing poteva essere utile per coprire cicatrici post intervento chirurgico (spesso la diffusissima mastoplastica additiva lascia una cicatrice davvero poco estetica proprio intorno all'areola).

Ecco un'evoluzione socialmente utile del tatuaggio.

Un'altra applicazione sociale del tatuaggio e' nata negli Stati Uniti qualche tempo fa, circa due anni fa, e che io sto proponendo in Italia da circa un anno.

Di cosa si tratta?

Semplice tatuiamoci la nostra malattia ovvero trasformiamo in arte ciò che ci tedia.

Un diabetico, ad esempio, anziché avere il solito foglietto o nel portafogli potrebbe tatuarsi in modo artistico la sua malattia.

Penso che più sociale di così un tatuaggio non possa essere.

Il tatuaggio non solo moda ma anche socialmente utile.

Ci leggiamo presto e mi raccomando sotto con i mi piace.

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