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Basta voglio cambiare...

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Eccoci ad un altro aspetto del mondo dei tatuaggi.

Sarebbe davvero poco corretto non affrontare anche l'argomento della rimozione dei tatuaggi, infatti, se tutto sommato non e' poi così difficile farsi un tatuaggio di sicuro meno facile e' la rimozione dello stesso.

In Italia un milione e mezzo di persone hanno almeno un tattoo e di questi il 7,5% sono ragazzi giovanissimi, di età compresa tra i 12 e 18 anni (fonte: Centro nazionale Ondico - Organismo notificato dispositivi e cosmetici - dell'Istituto superiore di sanità).

E il trend, con l'arrivo della bella stagione, è in ulteriore ascesa.

Ma attenzione a ponderare con la dovuta cautela scelte del genere.

Di pari passo con l'esercito dei tatuati, infatti, cresce anche quello dei pentiti.

Rimuovere i tatuaggi non è una passeggiata e anzi non sempre è possibile, inoltre se non ci si affida alle mani giuste può anche essere pericoloso e lasciare dei danni.

Il rischio e' rimanere come se si fosse stati  "marchiati a fuoco".

Per ovviare alle difficoltà della rimozione di un tatuaggio di cui poi ci si pentirà ci sono svariate soluzioni "a priori".

Per prima cosa raccomando davvero a tutti di farsi un tatuaggio solo quando si è spinti da una reale motivazione e non solo per seguire una moda.

Infatti io suggerisco per il primo tatuaggio, di scegliere sempre un punto del corpo non visibilissimo.

Un'ulteriore raccomandazione che faccio a chi approccia per la prima volta l'idea del tatuaggio e' quello di pensare ad un soggetto di piccole o medie dimensioni.

Tutti questi piccoli accorgimenti rendono di sicuro più remota la possibilità di pentimento.

Inutile dire che è sempre necessario affidarsi ad un tatuatore che con pazienza spieghi tutti gli aspetti del tatuaggio ivi inclusa la sua reale e grande difficoltà di rimozione.

Io molte volte mi trovo a dissuadere clienti che, al primo tatuaggio, non mi sembrano particolarmente motivati, d'altro canto sarà anche vero che in fondo in quel momento si è convinti ma per un tatuaggio la convinzione deve risultare ben maggiore rispetto a qualcosa di momentaneo.

Molto spesso mi rifiuto di tatuare collo o mani poiché sono punti estremamente visibili e questo per chi non interpreta il tatuaggio come stile di vita ma solo come moda e' quasi sicuramente un presupposto di pentimento.

Oggi la moda del tatuaggio travolge tutti senza distinzioni d'età, professione e sesso ma quando questa moda, come ogni moda, passerà il popolo dei delusi sarà davvero ingente almeno che il tatuatore non abbia sensibilizzato il proprio cliente spiegandogli gli aspetti positivi e negativi e perché no, non abbia accompagnato il cliente ad una scelta del soggetto da tatuare che dia un significato personale al tatuaggio.

Ci leggiamo sabato.... I "mi piace" sono sempre graditi

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