Intesa all'unanimità alla Camera sull'argomento REVENGE PORN: è reato. Chi diffonde o condivide sul web contenuti espliciti altrui senza l’autorizzazione del diretto interessato rischi una pena da uno a sei anni di carcere e sanzione pecuniaria da 5000 a 15000 euro.
A chi si applica la pena? La pena colpisce chi entra in possesso del materiale e lo diffonde ulteriormente. La pena si inasprisce se il reato è commesso dal coniuge (anche dopo separazione o divorzio) o da persona legata affettivamente alla vittima. La pena può avere l'aggravante se la vittima è in condizione di inferiorità fisica o psichica.
Facebook si era già mosso per arginare il fenomeno con un algoritmo volto ad identificare i contenuti assimilabili al Revenge Porn già in fase di upload. Il social network ha inoltre fornito un altro strumento per facilitare il tutto: "Non senza il mio consenso" ha l'obiettivo di sostenere quanti sono vittime di tali abusi.