NELLA CAMPANA DELL'AMORE
Leva lo sguardo lasciando nel vuoto il tempo,
privo del brivido che il corpo doma
tra l’emozione e l’avvolgente passione.
Sente l’istinto intrecciarsi nel profondo respiro,
invoca il pensiero e l’anima già stretta
dall’ingenua giovinezza di un tempo, oggi imperfetto.
Nel cuor si gela il turbinio del calore per quell’abbraccio
che i battiti soffiano sul profumo unico dei lobi,
intenso il gemito silente, nutrito dall’inaspettato.
Incredulo senza spazio alla ragione, la teme,
fissa lo sguardo parlante, ascolta parole non dette
felice nella campana dell’amore senza suoni.
Il tormento dell’insicura realtà trascina lodi e legami,
fitta è quella nebbia, barriera struggente che non vede
sente tra lunghi capelli scuri accarezzar a pelle e ciglia unirsi.
Non cadono lacrime gioiose, nutriscono quel nodo
legato senza i lembi del fiato, assente e furioso invoca
la dolcezza incompresa dell’esile, la sua virtù.
Uniti e distanti le anime sentono le note di un canto,
mèta fiorente sarà la dimora dei cuori roventi
che la fiamma arde, accesa nel lume della vita per sempre.
( Ignazio Punzi )