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Missione Compiuta!

Il Saluto di Papa Francesco commuove la Squadra di Vivere da Campione

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La via dell’inferno è lastricata di buone intenzioni, nello specifico, le mie! Avevo promesso di ragguagliarvi giorno per giorno su quanto stesse accadendo durante il nostro mirabolante viaggio… Beh, ho “lastricato” ben più di 5,000 km e mi ritrovo qui, solo oggi, a conclusione di una delle esperienze più incredibili della mia vita, a tentare – son certa, maldestramente – di racchiudere in qualche battuta un crogiolo di emozioni in grado di far esplodere in mille pezzi la borsa di Mary Poppins!
Apriamo uno squarcio temporale sul passato… Osservate attentamente… La pioggia è battente, un uomo, ostinato, pedala con i piedi in acqua, tanto da ritrovarsi – a fine giornata – un segno nero attorno alle caviglie, a mo’ di calzino. Due Ford gemelle tentano di mantenerlo in sicurezza, chiudendo le rotonde, controllando la strada, passandogli borracce.
Su una delle due auto, una giornalista ha subito una mutazione genetica: il suo orecchio s’è fuso col cellulare, le ginocchia con un’agenda ivi poggiata, i piedi col cagnolino/mascotte Milù. Sta prendendo accordi con un Comune e, non appena mette giù, “sotto” si ritrova undici chiamate perse e sette messaggi in segreteria: gabinetti dei sindaci, polizia municipale, uffici del cerimoniale. Abbiate misericordia per questa povera donna (me medesima) che, in buona fede, non aveva valutato che le sarebbe servito almeno un altro arto (e un’alabarda spaziale) per riuscire anche a scrivere qualcosa d’interessante a vostro uso e consumo!
Lo spazio non mi consente di ringraziare uno per uno i sindaci, gli assessori, i collaboratori, le questure che ci hanno accolto a braccia aperte, spalancandoci le porte di “casa” onorandoci con il Patrocinio e consentendoci di accedere a luoghi incredibili, soverchi d’arte e storia, musei “dimenticati” dalle masse, piazze che affacciano su panoramiche mozzafiato.
Voglio, invece, esprimere la mia gratitudine a quanti ci hanno dato una mano “per strada”: ciclisti che si sono uniti ad Alessandro per brevi tragitti, bambini che gli hanno dato i propri ghiaccioli perché “sembra tanto stanco”, la signora che “a questo tavolo ha cenato Giovanni Paolo II, siete miei ospiti” e tutte le persone che, a loro modo, ci hanno benedetto, chiedendo di portare con noi un pensiero personale fino in Vaticano.
È d’obbligo, adesso, dedicare due righe ai miei compagni d’avventuraFabio Bertolotti, Presidente di ProgettoEden, detto "Il Socio”: Fabio, senza di te, niente di tutto ciò sarebbe stato immaginabile. La tua forza interiore è stata quella che nei momenti delicati ha fatto la differenza, mantenendo una condizione di serenità e aggregazione nel gruppo, anche in condizioni di estrema stanchezza; Vincenzo Volpi, detto “Wolf”! Vincenzo, sei stato impareggiabile! Il pezzo mancante del puzzle, l’incastro perfetto. Ti ringraziano- e scusatemi se qui il linguaggio diventa criptico – il navigatore, le lavanderie a gettoni, lo scoiattolo nero della Sila e WhatsApp; Alessandro Colò, il "Ciclista d’Acciaio”! Ale, ti giuro, nulla sarebbe accaduto all’umanità ANCHE se tu non avessi voluto pedalare durante una tromba d’aria, ne’ se ci avessi lasciati dormire mezzora in più la mattina! Ti preghiamo, smettila di superare le scorte, di arrivare in anticipo alle conferenze stampa perché tagli le pause pranzo (c’è gente che ha il pessimo vizio di mangiare!), di seminarci quando attraversiamo i centri abitati! Per il resto, sei stato un testimonial d’eccezione, il meglio che potessimo desiderare, resta sempre come sei, ti vogliamo bene e tiferemo con tutte le nostre forze durante la tua competizione imminente in Canada dove sarai, ancora una volta, una bandiera italiana di cui potere andar fieri; Giuseppe Moscati, Presidente della III Millennio, per il supporto, la fiducia, la positività e la voglia di fare che solo lui sa trasmettere! Milù, mascotte e mio amore, per i suoi occhioni stupiti ogni volta che vedeva un posto diverso (e ci faceva la pipì), per avermi dimostrato-come se ce ne fosse bisogno- che un quattrozampe desidera solo stare insieme al suo “bipede”, non importa dove, quando e perché. Infine, i due compagni di viaggio più importanti: Karol e Francesco: Karol, tu lo sai, io sono agnostica, ma ammetto che ti ho “sentito” vicino tutto il tempo e sono orgogliosa di essere stata mezzo delle tue parole, rivolte indistintamente a tutti gli abitanti del mondo. Papa Francesco, il nostro arrivo in San Pietro non è stato la fine di un viaggio, ma l’inizio di una nuova vita, che affronteremo come individui migliori, più empatici, resilienti e  fiduciosi. Domenica, in conclusione dell’Angelus, le tue parole hanno fatto scoppiare sui nostri visi un sorriso bagnato di commozione:

Saluto (…) l’iniziativa Vivere da Campione che ispirandosi a san Giovanni Paolo II ha portato in giro per l’Italia un messaggio di solidarietà”!

To be continued?...

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