I numerosi benefici dello yoga per la salute sono ormai noti, non solo nell’esperienza “empirica” di chi fa yoga e, con la pratica, sperimenta in prima persona una crescente sensazione di benessere, ma anche nella ricerca scientifica condotta in ambito medico.
Forse può suonare persino un po’ banale, ormai, osservare che praticare le asana rende il corpo più forte ed elastico, distende la schiena, aumenta la capacità polmonare o riduce lo stress nervoso... D’altra parte, “fare attività fisica fa bene”, lo sappiamo tutti istintivamente - ma è davvero tutto qui? In realtà il legame tra yoga, salute e guarigione è ben più complesso e articolato: la Yogaterapia è infatti un approccio allo yoga sofisticato, che unisce tradizioni filosofiche antiche e la moderna scienza medica, proponendo l’uso dello yoga per alleviare specifici disturbi della salute, per aiutare a risolverli e, soprattutto, per prevenirli.
“È più facile prevenire che curare” è il presupposto di tutta la terapia yoga. “
Guarire e prevenire con lo yoga
Le radici antiche della Yogaterapia
Anche se si trattava di una forma di medicina molto primitiva, i saggi della tradizione vedica (e poi ayurvedica) avevano intuito concetti sofisticati come quello della psicosomatica: ritenevano che una delle principali cause della malattia fosse la “trasgressione alle leggi del Dharma” (le regole spirituali, morali e sociali alla base del Tutto), che porta infelicità all’anima e questa, a sua volta, causa dolore e malattia al corpo e alla mente.
Secondo la tradizione dell’Ayurveda, per ottenere la guarigione occorrono un medico competente, una medicina efficace, l’ascolto e l’attenzione intensa del medico verso il paziente e la ferma volontà del malato di guarire: la consapevolezza su questi ultimi due elementi, nonostante siano fondamentali, è stata a lungo decisamente carente nella medicina allopatica (e purtroppo lo è spesso ancora oggi).
La medicina ayurvedica ancora oggi in India è ufficialmente riconosciuta dal governo a fianco della medicina occidentale, è conosciuta in tutto il mondo ed è fonte di insegnamenti preziosi per mantenere il corpo in buona salute. L’Ayurveda insegna che la disciplina, sia sul piano morale che fisico, è fondamentale per mantenere il corretto funzionamento dell’organismo; lo yoga ci fornisce proprio le indicazioni morali, i consigli per lo stile di vita, le tecniche e le pratiche da rispettare per promuovere o ristabilire questo equilibrio.
“Le tensioni psichiche creano, come si è visto, dei blocchi energetici i quali, a loro volta, generano delle disfunzioni delle ghiandole e degli organi del corpo fisico. Anche muscoli e articolazioni risentono di tali tensioni psichiche. Con la pratica delle posizioni, il fenomeno viene invertito. Grazie alla consapevolezza crescente delle tensioni muscolari e degli squilibri respiratori, e attraverso il rilassamento muscolare e la regolarizzazione del respiro, l’energia circola meglio nel Pranayama-Kosha e agisce sugli organi e la psiche. Christine Campagnac-Morette
Jala-Neti: la depurazione del naso tramite l’acqua. Se conosci anche solo superficialmente lo yoga, le parole asana e pranayama ti saranno ormai familiari, ma forse non tutti conoscono le tecniche di depurazione della tradizione yogica. Si tratta di tecniche per la pulizia e la purificazione tramite l’acqua di stomaco, intestino, naso e vie respiratorie. Una delle più note e utilizzate, anche da chi fa yoga in occidente, è Jala-Neti, la pulizia del naso. Jala-Neti è una buona pratica di igiene personale a prescindere da disturbi specifici, tanto che potrebbe essere fatta regolarmente per tutta la vita, ma te la suggeriamo in particolare se soffri di riniti croniche come le allergie ai pollini, che affliggono tante persone nei periodi di fioritura delle graminacee. Procurati una lota, il tipico recipiente con il beccuccio a punta per lo Jala-Neti. Fai bollire circa mezzo litro d’acqua con 8 grammi di sale, riempi la lota con acqua e lasciala intiepidire. Quando l’acqua è tiepida, mettiti in posizione accovacciata, poggia la lota nel palmo della mano destra e spingi leggermente il beccuccio nella narice destra. Piega leggermente la testa a sinistra e respira con calma dalla bocca. Passando dalla narice destra, l’acqua uscirà da quella sinistra. Cambiare narice, ripetendo lo stesso procedimento. È fondamentale non respirare tramite il naso, per evitare che l’acqua penetri nei seni nasali.
Come scrive Carmagnac in Guarire e Prevenire con lo Yoga, con l’esperienza di chi ha visto far uso di queste tecniche in ambito clinico, “Questo esercizio è ottimo per i seni nasali. Cura i mal di testa, le rinite croniche e l’asma, arresta le perdite di sangue dal naso e migliora la vista. È ugualmente praticato in caso di perdite di me-moria.”
Namastè